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Le celebrazioni per il Ponte di Bassano

Alpini, lo sguardo dal Grappa. «Da qui si vede l’Europa unita»

di Lorenzo Parolin
Penne nere e sindaci a Cima Grappa: un’immagine della cerimonia al Sacrario (Foto G. Ceccon)
Penne nere e sindaci a Cima Grappa: un’immagine della cerimonia al Sacrario (Foto G. Ceccon)
Ana, cerimonia a Cima Grappa (CECCON)

Giornata dedicata alla memoria, ieri, per gli alpini della sezione Ana “Monte Grappa” e per le tante penne nere amiche che li hanno raggiunti in città per il centenario della sezione. «Dal momento che la memoria ama un po’ di silenzio - ha detto il presidente sezionale, Giuseppe Rugolo - abbiamo scelto di svolgere le commemorazioni al parco Ragazzi del ’99 e a Cima Grappa senza grandi discorsi». Discorsi che hanno avuto il loro spazio la sera al PalaDue per la presentazione del volume fotografico “Ultimi dieci di cento”.

 

ALZABANDIERA E CERIMONIA. Per aprire la giornata ci si è ritrovati poco dopo le 8 al monumento ai Ragazzi del ’99. Alzabandiera e deposizione dei fiori per l’ultima classe anagrafica chiamata a combattere nella Grande Guerra. Per i presenti è stata l’occasione per ricordare i tempi della “naja”, svolta a un’età non lontana da quella dei Ragazzi di un secolo fa.

Alle 11, l’appuntamento era al sacrario di Cima Grappa. Si sono ritrovati in più di 200 alpini in arrivo da tutta Italia. Cappello con la penna, scarponi per alcuni, per altri i gagliardetti decorati. E se per qualcuno la salita in vetta è stata una prima assoluta, c’è stato chi ha colto l’occasione per lanciare un messaggio di amicizia e pace. Si è trattato di Albert Jerabek, viennese, già ufficiale delle truppe da montagna austriache. «Gli amici di Bolzano mi hanno nominato Alpino ad honorem - ha detto - e ho voluto ricambiare. Da qui lo sguardo spazia lontano e invita a pensare a un’Europa unita». Accanto a lui, Antonio Abate, ufficiale degli Alpini, e fondatore del “Rotariani alpini”, «per unire e diffondere - ha spiegato - i valori delle due associazioni». 

 

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LA SERATA.  Alle 20.30, le penne nere si sono ritrovate al PalaDue di via Ca’ Dolfin, come una settimana fa per il concerto della fanfara dei congedati della brigata Cadore. Nell’occasione è stato presentato il già citato volume “Ultimi dieci di cento” a completamento della pubblicazione data alle stampe dieci anni fa per il novantennale della sezione. «Un momento importante per tutti noi - ancora Rugolo - anche per dimostrare quanto il nostro spirito alpino sia vitale». Ad animare la serata, il coro “Edelweiss Ana Monte Grappa”.

 

OGGI E DOMANI. Le celebrazioni alpine proseguiranno anche oggi e domani, nel giorno dedicato alla restituzione del Ponte degli Alpini alla città. Si comincia stamattina alle 10 con l’inaugurazione del “Sentiero del Centenario” realizzato dagli Alpini sul Lungobrenta a sud del ponte della Vittoria. Poco dopo le 11 l’appuntamento è nella chiesa di San Giovanni, per l’inaugurazione di due mostre. Una, “Sentimenti e Pensieri”, esporrà delle sculture in legno a tema sacro, realizzate dell’ex capo di stato maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate; l’altra racconterà le attività svolte dalla sezione nelle sue diverse articolazioni. Alle 18, infine, l’inaugurazione della “Targa del Centenario” nei pressi del Ponte degli Alpini.

Domani, domenica, la giornata alpina inizierà attorno alle 9.30 con l’ammassamento dei delegati dell’Ana a palazzo Bonaguro in rappresentanza di ciascuna delle sezioni dell’associazione. Nel frattempo, il presidente nazionale Sebastiano Favero sarà tra i relatori alla cerimonia nel Castello degli Ezzelini.

Cerimonia successivamente alla quale sono previsti il taglio del nastro tricolore sul Ponte e la sfilata di oltre 800 alpini in rappresentanza di tutta Italia, da via Angarano a piazza Libertà. Nel pomeriggio, l’ammainabandiera che chiuderà i tre giorni di festa. 

 

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