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Cartigliano

Alla casa di riposo quattro i dipendenti risultati non vaccinati

La casa di riposo Alla San Pio X, negli ultimi giorni di agosto, si è sviluppato un focolaio di Covid
La casa di riposo Alla San Pio X, negli ultimi giorni di agosto, si è sviluppato un focolaio di Covid
La casa di riposo Alla San Pio X, negli ultimi giorni di agosto, si è sviluppato un focolaio di Covid
La casa di riposo Alla San Pio X, negli ultimi giorni di agosto, si è sviluppato un focolaio di Covid

Caso Covid nella casa di riposo di Cartigliano: dopo la denuncia dei famigliari di un ospite contagiato forse perché accudito da operatori sanitari, si presume, non vaccinati, e gli accertamenti pronti a partire dalla procura di Vicenza, dalla direzione della struttura arrivano specifiche per mettere un punto fermo sulla corretta gestione degli accessi e dell'assistenza agli ospiti.

«Come già anticipato dal presidente Giovanni Zanetti - spiegano referente sanitario Covid e il responsabile del servizio di protezione e prevenzione nei luoghi di lavoro - ribadiamo che il garante della privacy con orientamento costante ha affermato che i dati inerenti alle vaccinazioni sono dati sensibili e protetti non suscettibili di trattamento da parte del datore di lavoro. Rispetto alla normativa vigente, precisiamo che la nostra struttura ha immediatamente adempiuto all'obbligo previsto e successivamente ha ricevuto comunicazioni dall'Ulss 7 la quale ha evidenziato che il procedimento è in via di definizione, ma ad oggi non ha trasmesso alcun atto di accertamento». Se ne desume quindi che non conoscendo ufficialmente gli eventuali dipendenti non vaccinati, la struttura non abbia ancora potuto prendere provvedimenti. Non solo. In tema di azioni di protezione e contenimento del virus, la direzione comunica che «abbiamo disposto altre azioni: tutto il personale è stato sottoposto a controlli più stringenti rispetto ai protocolli vigenti, grazie alla disponibilità dello stesso con tampone anche ogni 48 ore; l'ente nei rapporti con i privati (associazioni di volontariato, professionisti e cooperative) ha imposto che i soggetti indicati risultassero vaccinati; il regolamento dei concorsi è stato modificato inserendo tra i requisiti obbligatori di partecipazioni l'obbligo vaccinale; le visite dei familiari, già sospese a causa della pandemia, sono state riammesse da fine febbraio con l'obbligo per i visitatori di sottoporsi al tampone ed essere titolari di Green Pass».

Sul caso interviene anche l'Ulss 7 che sta concludendo gli accertamenti sulle strutture per anziani nel territorio di competenza, con i primi provvedimenti di sospensione che partiranno a breve anche per tutti gli operatori sanitari non vaccinati, e non diretti dipendenti dell'azienda sanitaria. «Ci risulta che gli operatori non vaccinati dipendenti della casa di riposo di Cartigliano siano quattro, tre dei quali sono già stati colpiti dal Covid, ma non fanno parte degli operatori risultati positivi negli screening che hanno rilevato il focolaio - spiega Liviano Vianello, direttore del dipartimento di prevenzione sicurezza - Di fatto, nonostante tutte le procedure e le analisi attivate, non ci è stato possibile risalire al paziente zero che ha introdotto il virus nella struttura. Questo purtroppo accade spesso quando, come nel caso di Cartigliano, i soggetti colpiti sono diversi. In quella struttura ora la situazione è sotto controllo, ma resta alta l'attenzione anche per tutte le altre case di riposo. Le posizioni dei circa 1400 operatori sanitari non diretti dipendenti dell'Ulss 7, tra cui ci sono anche quelli operativi nelle case di riposo che ancora non hanno adempito all'obbligo vaccinale, sono al vaglio, con le verifiche in fase di conclusione, a breve partiranno le sospensioni».

Francesca Cavedagna

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