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Agguato in centro Giovane rapinato del telefonino

La zona in cui è avvenuto l’agguato al ragazzoUna pantera del Commissariato
La zona in cui è avvenuto l’agguato al ragazzoUna pantera del Commissariato
La zona in cui è avvenuto l’agguato al ragazzoUna pantera del Commissariato
La zona in cui è avvenuto l’agguato al ragazzoUna pantera del Commissariato

Prima tentano di strozzarlo con il laccio della felpa, poi lo colpiscono in testa più volte con una pompa della bicicletta, quindi gli strappano il telefono cellulare e fuggono. Vittima della rapina è un giovane bassanese, aggredito in pieno centro storico all’alba della scorsa domenica da una banda di nordafricani. Sul caso indagano gli agenti del commissariato. L’allarmante episodio, che riporta alla ribalta il problema della sicurezza in centro, è stato il culmine di un battibecco avvenuto in viale delle Fosse, nell’area accanto alla creperia. E’ iniziato tutto verso le 3.30, quando il bassanese di 29 anni stava passeggiando insieme a un’amica e un amico. La ragazza è stata presa di mira da tre ragazzi che avrebbero iniziato a infastidirla con pesanti apprezzamenti, anche a sfondo sessuale. I due bassanesi che erano con lei hanno tentato di difenderla, spiegando agli stranieri che avrebbero fatto meglio a smetterla. Così è stato. Pareva che tutto si fosse concluso, invece era solo il principio. Il 29enne e l’amico hanno passeggiato in centro fino alle 4.30 quando hanno nuovamente incontrato i nordafricani in vicolo Da Ponte. Anche qui la banda, forse risentita dal precedente bisticcio, li avrebbe importunati. Loro hanno tirato dritto, ma sono stati seguiti fino a via Da Ponte. Lì, davanti al negozio di abbigliamento Rouge, la vittima sarebbe stata bloccata da due giovani della banda, mentre il terzo complice si sarebbe fermato a parlare con l’amico del 29enne a qualche metro di distanza. Stando a quanto ricostruito dagli agenti del vicequestore Elena Peruffo e del sostituto commissario Massimo Benetello, la situazione è presto degenerata. Secondo la denuncia, il ventinovenne è stato immobilizzato dai due nordafricani, che lo avrebbero afferrato strattonandogli la felpa, tentando di strozzarlo con il laccio del cappuccio. Quindi uno dei due aggressori avrebbe impugnato la pompa della sua bicicletta, che avrebbe utilizzato come arma, colpendo più volte al capo il bassanese: poi i noardafricani si sono impossessati del telefono cellulare del ferito e sono fuggiti. Il giovane, dopo essersi ripreso, si è recato al commissariato di polizia a raccontare della violenta aggressione e sporgere denuncia, descrivendo dettagliatamente gli aggressori. Poi si è recato a farsi medicare al Pronto soccorso dell’ospedale DSan Bassiano, dove è stato giudicato guaribile in quindici giorni. Un contributo fondamentale al buon esito delle indagini potrebbe arrivare dalle immagini delle telecamere di video sorveglianza. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Cavedagna

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