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Emergenza Filippine

Vulcano, sfollati
in emergenza
Cibo in esaurimento

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La cenere del vulcano in eruzione ha invaso strade e villaggi
La cenere del vulcano in eruzione ha invaso strade e villaggi
La cenere del vulcano in eruzione ha invaso strade e villaggi
La cenere del vulcano in eruzione ha invaso strade e villaggi

Resta sempre molto critica, a livello di allarme 4 su 5, la situazione nella zona di Alfonso de Cavite (Filippine) investita in pieno dall'eruzione del vulcano Taal dove l'arzignanese padre Giovanni Gentilin ha realizzato Talità Kumì una struttura nel verde che offre cure a bambini e adulti malati di tubercolosi, asma ed altre patologie respiratorie. Della serena immagine che aveva fino a qualche giorno fa, resta ben poco: il verde è stato tutto ricoperto dal grigio cenere e gli ambienti, che accoglievano gioiosamente bambini e gruppi di persone in cura, ora ospitano quasi 100 sfollati disorientati e impauriti.

 

 

«Continua a "nevicare" sabbia e cenere ovunque, il vulcano emette gas micidiali e minaccia una nuova eruzione esplosiva e pericolosa entro poche ore o pochi giorni - conferma il missionario - L'attività del cratere principale nelle ultime 24 ore è stata caratterizzata da una costante emissione di vapore e da esplosioni che hanno generato pennacchi di cenere alti da 100 a 800 metri». La zona è stata investita in pieno dall'inferno scatenato dal vulcano Taal, con migliaia di sfollati e persone in strada bisognose di tutto. Per fortuna, almeno per quanto riguarda i 300 parrocchiani ospitati e assistiti a Talità Kumì e nelle chiese, si riesce a far fronte ai bisogni primari e in particolare alimentari. Stanno per esaurirsi le disponibilità di cibo ma domani è previsto lo sdoganamento dei due container spediti in novembre dall'Onlus "Una Mano Aiuta l'Altra" di Arzignano. Un provvidenziale carico di ben 130 metri cubi con pasta, farina, panettoni, scatole di tonno, caramelle, succhi di frutta, olio, caffè, articoli sanitari, giocattoli, materiale scolastico e altro.La nave è giunta da qualche giorno dopo quasi due mesi di navigazione. «Le autorità portuali ci hanno assicurato che potremo eccezionalmente scaricare i due container anche se è giornata festiva - dice Padre Giovanni - In questo modo gli alimenti e tutto il prezioso materiale sarà immediatamente disponibile per gli sfollati».

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