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Chiampo

Trova una grotta sotto casa profonda oltre 30 metri

La cavità carsica è stata scoperta per caso nel quartiere Zonati, si sviluppa per 100 metri ed è profonda oltre 30 (Foto ROMANO GRANDI)
La cavità carsica è stata scoperta per caso nel quartiere Zonati, si sviluppa per 100 metri ed è profonda oltre 30 (Foto ROMANO GRANDI)
La cavità carsica è stata scoperta per caso nel quartiere Zonati, si sviluppa per 100 metri ed è profonda oltre 30 (Foto ROMANO GRANDI)
La cavità carsica è stata scoperta per caso nel quartiere Zonati, si sviluppa per 100 metri ed è profonda oltre 30 (Foto ROMANO GRANDI)

Scoperta una nuova grotta a Chiampo nel quartiere Zonati, a due chilometri da piazza Zanella. Una cavità carsica profonda 30 metri, con uno sviluppo di oltre cento, trovata quasi per caso. A calarsi per primo è stato Romano Grandi, classe 1963, appassionato speleologo che abita in zona. È stata battezzata "grotta dimenticata" perché era lì, sopita da secoli, e rischiava di rimanere sconosciuta se non fosse stato per una fatalità: uno scambio di battute con un altro residente, Gabriele Zordan, che stava facendo legna nel proprio terreno.

La scoperta «Parlando del più e del meno mi ha raccontato di una piccola fessura nella sua proprietà, poco lontano. Non ci aveva mai dato importanza, pensava a una tana di qualche animale -spiega Grandi-. Mi sono fatto accompagnare sul posto, mi sono gettato a terra e ho capito che non si trattava di una semplice tana». «Non sapevo nemmeno che Romano fosse uno speleologo -spiega il proprietario del terreno Gabriele Zordan-. È stata scoperta a due passi da casa. Una meraviglia nascosta». Grandi da 20 anni coltiva questa passione con il Gruppo Speleologi Malo.

Il gruppo speleologi di Malo si è attivato per l'ispezione (Foto ROMANO GRANDI)
Il gruppo speleologi di Malo si è attivato per l'ispezione (Foto ROMANO GRANDI)

 

L'ispezione «Sono sceso con fatica attraverso il pertugio e mi sono calato fino alla base del primo pozzo. Ho visto che la cavità si sviluppava ancora e mi sono fermato perché serviva un'ispezione in tutta sicurezza», racconta. Dopo qualche giorno Grandi è tornato con altri tre speleologi del gruppo. Sono entrati alle 9 e usciti alle 15.30. «Oltre al primo pozzo, profondo 22 metri, ne abbiamo trovato un secondo che scende circa 15 metri. Qui lo scenario cambia, l'ambiente carsico è molto più pulito e la morfologia presenta molte concrezioni. C'è anche una stanza ricca dei cosiddetti "capelli d'angelo" (filamenti calcarei, ndr) e piccole stalattiti. Dal secondo pozzo parte anche un meandro verticale che si abbassa di altri 5 metri, con cunicoli che potrebbero svelare altre sorprese». La grotta ha uno sviluppo complessivo di 102 metri e oltre 30 di profondità.

La certificazione Il Gruppo speleologi Malo ha fissato la placchetta con il n. 0953, che inserisce da oggi la scoperta nel catasto regionale delle grotte del Veneto. Saranno inviati alla federazione speleologica veneta tutti i dati per il censimento della grotta. «Una grande emozione e anche gli altri erano increduli. In 20 anni ho fatto altre scoperte, come un nuovo ramo nel "Buso della rana" (a Monte di Malo, ndr) ma trovare una grotta appena sotto casa è una cosa particolare», commenta Grandi. In attesa di successive esplorazioni, è stata chiusa con una grata per sicurezza. «Sono attività -conclude- per chi ha una formazione speleologica, non ci si improvvisa».

Matteo Pieropan

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