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Arzignano

Travolse e uccise Angela. Il pirata cacciato da casa

Il rimorso che divora l'anima, la depressione, l'attesa e la preoccupazione per l'esito del processo sono sfociati all'improvviso in rabbia. Il giorno del primo anniversario del tragico incidente costato la vita ad Angela Vignaga, Luciano Vaccari, il carrozziere di 56 anni accusato dell'omicidio stradale della studentessa di 15 anni, di omissione di soccorso e di fuga, avrebbe minacciato la moglie che ha chiesto aiuto ai carabinieri. Per questo episodio, che risale al 16 agosto ma che è venuto alla luce solamente ieri, il giudice per le indagini preliminari ha disposto nei confronti di Vaccari il divieto di avvicinamento alla moglie. Il carrozziere, che tramite l'avvocato Giuseppe Prencipe aveva avanzato richiesta di patteggiamento per il drammatico incidente, ha dunque abbandonato l'abitazione e trovato ospitalità da un parente. Oggi si terrà l'interrogatorio di garanzia in via telematica.

Lo schianto e la fuga La tragedia risale alla serata del 16 agosto dell'anno scorso. Secondo la ricostruzione della procura, Angela stava rientrando a casa dopo una passeggiata con il cane quando era stata colpita alle spalle dalla Fiat Panda guidata da Vaccari. Il carrozziere, nonostante avesse rotto uno specchietto, non si era fermato e aveva proseguito la sua corsa. I carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Claudia Brunino, erano risaliti all'investitore nel giro di 48 ore soprattutto grazie all'analisi dei filmati delle telecamere. A quel punto si erano presentati alla sua carrozzeria e avevano trovato la vettura, che nel frattempo era stata riparata. «Ho sentito un colpo, ma non mi sono accorto di nulla», aveva detto Vaccari in quella circostanza. Il blitz si era concluso con il suo arresto e l'accompagnamento in carcere, che poi era stato ritenuto incompatibile con il suo stato di salute. Gli erano dunque stati concessi i domiciliari e, dopo essere stato in una clinica nel Veronese, era tornato a casa. Dopo sei mesi di carcerazione preventiva, a febbraio, il giudice aveva firmato la liberazione dell'indagato, che nel frattempo aveva scritto una lettera ai genitori di Angela per chiedere scusa per la tragedia, per la quale si era detto sconvolto e vicino al loro dolore.

Il nuovo provvedimento L'estate scorsa il carrozziere era stato indagato anche per maltrattamenti in famiglia, dopo che i carabinieri avevano portato all'attenzione della procura atteggiamenti sospetti di violenza domestica ai danni della moglie. Il giudice, però, aveva convalidato l'arresto per le altre imputazioni. La moglie Nadia, che non si era mai rivolta ai carabinieri per i presunti maltrattamenti, lo aveva accolto di nuovo in casa. Il 16 agosto, però, la situazione sarebbe degenerata. Vaccari avrebbe perso le staffe durante una lite per futili motivi e avrebbe minacciato la donna. Da qui la nuova misura disposta dal giudice. 

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Valentino Gonzato

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