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Sterle e Pieropan La spine di Gentilin tornano in campo

Uno scorcio del palazzo municipale di Arzignano, in pieno centro storico, dove si riunisce il Consiglio
Uno scorcio del palazzo municipale di Arzignano, in pieno centro storico, dove si riunisce il Consiglio
Uno scorcio del palazzo municipale di Arzignano, in pieno centro storico, dove si riunisce il Consiglio
Uno scorcio del palazzo municipale di Arzignano, in pieno centro storico, dove si riunisce il Consiglio

Ha perso le elezioni ma ha vinto la sua battaglia. Nicolò Sterle lo scorso ottobre, mentre era in vacanza, ha saputo che gli erano state ritirate le deleghe (tra le quali commercio, eventi e sport) di assessore e all’improvviso si è trovato fuori dal consiglio comunale. Si è ripresentato al voto dei cittadini alle recenti amministrative e, sostenuto da Forza Italia e dalla lista civica “Impegno per Arzignano”, ha ottenuto le preferenze (925) necessarie per tornare in consiglio. All’opposizione. «Esistono piccole soddisfazioni nella vita. Questa - commenta Sterle - è una di quelle: ritornare ad essere un membro dell’assemblea consiliare della mia città dopo quasi 8 mesi di assenza non volontaria. Qualcuno a novembre mi consigliò di stare lontano dalla politica, di dedicarmi al lavoro, alla famiglia, agli amici. Gli elettori hanno smentito questo paterno consiglio». Il riferimento è al sindaco uscente Giorgio Gentilin e alla lettera aperta, indirizzata a Sterle, pubblicata su “InArzignano”, il periodico dall’amministrazione comunale. «Quando nel 2014, a 22 anni, sono stato eletto consigliere comunale, da capolista mi sono ritrovato capogruppo e a quel tempo la soddisfazione è stata tanta. Ritrovarmi a 27 anni riconfermato in assemblea consiliare dopo essermi presentato come candidato sindaco e poter continuare a portare la voce dei cittadini con questo ruolo mi ricompensa degli sforzi fatti. Ma vedere fuori dal consiglio la maggior parte di chi a giugno 2018 è uscito da Forza Italia per confluire nel nuovo gruppo creato da Gentilin, tradendo di fatto il mandato elettorale ricevuto, credo faccia riflettere». Tra chi rientra in consiglio, all’opposizione, c’è anche Mattia Pieropan (114 preferenze da capolista di “Nuova Arzignano”), che dopo la cacciata di Sterle prese le distanze dalla maggioranza e si dimise non condividendo più il modus operandi dell’amministrazione. «La mia battaglia - spiega - non è stata assolutamente contro Gentilin o l’amministrazione comunale. La mia avventura con “Nuova Arzignano” è stata costruire un progetto con gente nuova, capace e competente, con medici, ingegneri, commercialisti, tutti trentenni, potenzialmente la futura classe dirigente del nostro paese. La squadra che ho lasciato ha invece riproposto i soliti volti, ci saranno i soliti assessori, non c’è stato ricambio». Positivo il bilancio, per Pieropan, delle liste che hanno sostenuto Alessia Pasetto. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorgio Zordan

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