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Scatenati della movida Espulsione per i recidivi

Un pattugliamento degli agenti della polizia locale Ovest Vicentino
Un pattugliamento degli agenti della polizia locale Ovest Vicentino
Un pattugliamento degli agenti della polizia locale Ovest Vicentino
Un pattugliamento degli agenti della polizia locale Ovest Vicentino

Un “daspo” dalle piazze. O addirittura dall’intera città. In definitiva, un’espulsione per chi è recidivo in comportamenti violenti o che non rispettano il decoro pubblico. Un po’ come accede per i tifosi violenti negli stadi: un provvedimento simile può diventare realtà anche per la movida di Arzignano, dove in questi ultimi giorni si sono verificati vari episodi culminati in un’aggressione ai danni di un 24enne, colpito in pieno volto con un pugno, e in una gara di bestemmie urlate in piena notte nelle piazze del centro come confermato dall’assessore alla sicurezza e vicesindaco Enrico Marcigaglia. DASPO. Il daspo è quanto proposto, con concreta e immediata attuazione, dal questore di Vicenza Bruno Failla, l’altra mattina, nel corso del tavolo per l’ordine e la sicurezza che è stato organizzato in Prefettura. All’incontro sono stati invitati anche il sindaco di Arzignano Alessia Bevilacqua e il suo vice Marcigaglia, oltre ai vertici provinciali dei vari organi delle forze dell’ordine, compresa la polizia locale del distretto Ovest Vicentino con sede ad Arzignano. Il daspo, acronimo di divieto di accedere alle manifestazioni sportive, applicato per la sicurezza negli stadi, altro non è se non un provvedimento previsto per legge che impone il divieto di ingresso agli impianti in cui si disputano gare, al fine di impedire possibili episodi di violenza. Viene applicato nei confronti di chi si è già reso responsabile di tali episodi. MOVIDA. In particolare il provvedimento diventa operativo in casi di recidività e, dunque, in occasione di ripetuti episodi commessi dalla stessa persona. Un trattamento del genere, e dunque una sorta di daspo, potrà essere riservato - nel caso in cui ci siano le condizioni previste dalla legge - a chi si macchia di aggressioni o disturbo continuativo della quiete pubblica, nel corso della movida notturna. In definitiva la polizia locale e i carabinieri della stazione o della compagnia possono proporre l’allontanamento di particolari soggetti e sarà la Questura a valutare le richieste. Allontanamento che, in questo caso, non è da impianti sportivi ma dalle piazze o, per meglio dire, addirittura dalla città. CHIUSURA E MINACCE. Una drastica misura per intervenire con fermezza in una situazione «che potrebbe degenerare, viste le premesse di estrema gravità», avevano confermato l’altro giorno il sindaco Bevilacqua e l’assessore Marcigaglia. Il Comune, dal canto suo, nell’immediatezza del recente episodio di aggressione in piazza Campo Marzio ai danni di un 24enne, aveva proceduto con un’ordinanza urgente per fissare al massimo alle 2 la chiusura dei bar del centro a tutela degli avventori ma anche dei gestori. Proprio nei confronti di questi ultimi il presidente dell’Ascom Confcommercio Arzignano-Montecchio, Leonardo Opali, ha confermato «episodi di intimidazione e anche di minacce», da parte dei giovani più esagitati della movida. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giancarlo Brunori

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