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Terrore a Arzignano

«Pistole alla tempia, è stato un incubo». Rapina in villa da 1,3 milioni di euro

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L'imprenditore Luca Pretto e la moglie Chiara Nascimben
L'imprenditore Luca Pretto e la moglie Chiara Nascimben
L'imprenditore Luca Pretto e la moglie Chiara Nascimben
L'imprenditore Luca Pretto e la moglie Chiara Nascimben

«Ho detto ai rapitori che avrei consegnato tutti i preziosi se non avessero usato violenza e così è stato». Terrore e tanta paura che tutto potesse degenerare, ma alla fine nessuna conseguenza fisica ai danni della famiglia di Luca Pretto, amministratore delegato della Conceria Pasubio, che lunedì sera s'è trovato improvvisamente in casa ad Arzignano, in via Venezia, tre rapinatori armati di pistola. I malviventi se ne sono andati con un bottino di circa un milione 300 mila euro in gioielli e orologi.

 

Il cancello di ingresso alla villa dell'imprenditore Luca Pretto (foto Trogu)
Il cancello di ingresso alla villa dell'imprenditore Luca Pretto (foto Trogu)

 

IL RACCONTO. L'incubo per la famiglia Pretto è iniziato intorno alle 20.30. In casa c'erano l'industriale, la moglie e una figlia. «Avevamo appena finito di cenare, sono entrati - racconta - da una finestra che avevamo lasciato aperta per arieggiare». Un assalto in stile militare. Uomini incappucciati e con guanti irrompono in un attimo nella sala da pranzo dove in quel momento si trovano il padrone di casa e uno dei domestici. Pistole spianate, fanno stendere a terra il maggiordomo e si fanno consegnare portafoglio e cellulare dall'imprenditore. Mentre uno li tiene sotto tiro, gli altri due perlustrano le altre stanze e radunano tutti i presenti, familiari e domestici. All'esterno, almeno un altro complice a fare da palo. All'interno, un bandito, attraverso una porta comunicante, va anche nell'abitazione dell'anziana madre dell'imprenditore: preleva la donna novantenne che sta guardando la televisione. Il quadro è da film horror, con «pistole puntate alla tempia e alla schiena». Cominciano le richieste dei banditi, ma anche la trattativa portata avanti con successo da Pretto. Con grande freddezza invita i rapinatori «a mantenere la calma e a non usare violenza. La mia unica preoccupazione era che non accadesse nulla ai miei cari». In cambio dell'incolumità dei famigliari si impegna a consegnare tutto quanto ha di valore in casa. E soddisfa ogni loro richiesta.

 

Chiara Nascimben, 46 anni (foto Instagram)
Chiara Nascimben, 46 anni (foto Instagram)

 

SUI SOCIAL. «Ci sono le belle sorprese. Poi le brutte sorprese. Stasera io e le mie famiglie abbiamo vissuto un incubo». Così Chiara Nascimben, 46 anni, moglie di Luca Pretto, su Instagram si è rivolta, attraverso le "stories", ai suoi oltre 250mila follower, raccontando le sue sensazioni e ringraziando per le tante parole di conforto ricevute in queste ore. «Come sapete sono sconvolta per quello che è successo ieri sera - esordisce, con la voce tremante - Abbiamo vissuto un incubo. Mentre cenavamo sono entrati tre uomini incappucciati con la pistola. Il momento più brutto della mia vita, dopo la morte di mio padre. Vedersi la pistola puntata in quei momenti ti fa passare per la testa mille pensieri. Ci hanno preso tanto, quasi tutto. Ma quello che conta è essere qui a raccontare quello che è successo perché c'è chi ti fa fuori per 100 euro».

Giorgio Zordan

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