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Passante verso Chiampo L’acqua paga il progetto

Un punto della trafficata strada di collegamento Arzignano-Chiampo
Un punto della trafficata strada di collegamento Arzignano-Chiampo
Un punto della trafficata strada di collegamento Arzignano-Chiampo
Un punto della trafficata strada di collegamento Arzignano-Chiampo

Un quota di utile netto di circa 500 mila euro, da distribuire tra i 10 Comuni soci. È questa la proposta che l’assemblea di Acque del Chiampo, oggi all’esame del bilancio, deve valutare e approvare. Arriva dal Cda della società «sulla base - precisa il consigliere delegato Andrea Pellizzari - delle linee di indirizzo proposte dai Comuni». Atto di indirizzo approvato nella precedente assemblea su proposta di Arzignano e Chiampo (insieme oltre il 75% delle quote) di suddividere 500 mila euro per avviare, con i circa 375 mila euro loro destinati, la progettazione del nuovo passante Arzignano-Chiampo. E le risorse ci sono. L’utile netto del 2018 infatti è di 2 milioni 600 mila euro e la quota prevista a budget, come da piano industriale, è di 2 milioni 100 mila. «Il resto quindi, 500 mila euro, si potrà distribuire come dividendi - continua Pellizzari - e le riserve non verranno toccate. Di norma avremmo destinato tutto a riserva ma viste le linee guida dei Comuni soci, l’assemblea potrà dare il via libera all'operazione». In linea con quanto richiesto da Arzignano, Chiampo e Nogarole. Non però dagli altri comuni. Che avevano ipotizzato anche di impugnare le delibere dell’assemblea in cui si è votato l’atto di indirizzo. «Come Comuni dissenzienti abbiamo inviato una lettera ai sindaci di Arzignano, Chiampo e Nogarole - spiega il sindaco di Lonigo Luca Restello - perché rivedessero la loro proposta, motivandola anche giuridicamente, per evitare un contenzioso. Non abbiamo ricevuto risposta. Ma andremo avanti. Ci sono due grandi problemi che il territorio sta affrontando: i Pfas e lo smaltimento fanghi. I 500 mila euro vanno utilizzati per queste due emergenze». «Non ci siamo risparmiati un euro di investimento sui Pfas - ribatte il primo cittadino di Chiampo Matteo Macilotti -. Questa spartizione di utili non intacca il piano industriale e tutto ciò che è programmato verrà portato a termine. La lettera non cambia nulla e non condivido la ricostruzione giuridica della vicenda. Le riserve non vengono toccate. E comunque ci sono due emergenze, traffico e inquinamento, e si possono affrontare entrambe. Per Chiampo e l’alta valle una nuova bretella è fondamentale per mettere in sicurezza la viabilità: avere due accessi è necessario, con una sola arteria viaria siamo sempre a rischio». «Con la ripartizione secondo le quote azionarie degli utili daremo il via alla progettazione del passante - aggiunge il primo cittadino di Arzignano Giorgio Gentilin -. Rispetto all’ipotesi di tracciato del 2008 tra l’altro la spesa sarà inferiore perché alcune opere previste, vedi la rotatoria di San Zeno, sono già state realizzate. A carico dei Comuni. Il passante correrà sull’argine, con due ponti, uno obliquo a San Zeno e un altro in via della Miniera. Sarà un progetto che terrà conto anche delle realtà industriali di San Zeno. Con la progettazione definitiva potremo presentarci in Provincia e Regione per il finanziamento, per dare risposte ai flussi di traffico e alle esigenze abitative, industriali e commerciali dell’area». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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