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Ora arriva la mini “laurea” sulla concia [ANNULLO]

I diplomati del corso biennale Its post diploma che si è concluso all’Istituto Galilei di Arzignano.  G.Z.Alcune pelli lavorate.  ARCHIVIO
I diplomati del corso biennale Its post diploma che si è concluso all’Istituto Galilei di Arzignano. G.Z.Alcune pelli lavorate. ARCHIVIO
I diplomati del corso biennale Its post diploma che si è concluso all’Istituto Galilei di Arzignano.  G.Z.Alcune pelli lavorate.  ARCHIVIO
I diplomati del corso biennale Its post diploma che si è concluso all’Istituto Galilei di Arzignano. G.Z.Alcune pelli lavorate. ARCHIVIO

L’Università di Padova sbarca ad Arzignano: l’ateneo patavino contribuirà alla realizzazione del corso biennale di formazione post-diploma denominato “Green Leather Manager”. La commissione didattica del Dipartimento di scienze chimiche dell’Università di Padova ha infatti comunicato che a partire dall’anno 2019-2020 l’insegnamento “Chimica generale ed inorganica” sarà tenuto da propri docenti. Inoltre il professor Stefano Mammi, componente dello stesso Dipartimento, entrerà a far parte del Comitato tecnico scientifico del corso post-diploma. Grazie a questa collaborazione, gli studenti che supereranno l’insegnamento di “Chimica generale ed inorganica” potranno chiedere il riconoscimento di 13 crediti formativi universitari. Al termine del biennio dunque, gli iscritti al corso oltre ad avere la possibilità di trovare un posto di lavoro di alto livello e ben retribuito in tempi brevi in prestigiose aziende del territorio che sono alla costante ricerca di personale specializzato, avranno anche un notevole vantaggio di partenza nel caso decidessero di intraprendere il percorso universitario. «Siamo molto soddisfatti per l’avvio di questa collaborazione per cui ringrazio l'ateneo di Padova - commenta Riccardo Boschetti, presidente del Distretto della Pelle -. Si tratta di un segnale importante che certifica l’alto livello di qualità del corso di formazione che rappresenta una risorsa di fondamentale importanza per rispondere alle esigenze delle aziende del territorio e alle aspettative dei nostri giovani». «Il Dipartimento di scienze chimiche dell’Università di Padova - aggiunge il professor Fernando Formaggio, coordinatore della didattica del Dipartimento - è ben lieto di contribuire a questa iniziativa di formazione post-diploma. Ci auguriamo che la nostra partecipazione sia di aiuto ai processi d’innovazione e crescita sostenibile messi in atto con successo dal distretto conciario di Arzignano». Il corso è organizzato in Villa Brusarosco ad Arzignano dalla fondazione Its Cosmo, con il sostegno del Distretto della Pelle insieme all’Associazione italiana chimici del cuoio, alla Stazione sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle materie concianti e all’Istituto tecnico superiore della concia “Galilei” di Arzignano. «Il legame fra corso di formazione e università rappresenta un’opportunità in più per i nostri studenti - spiega Giorgio Pozza, vicepresidente del Distretto della concia e responsabile scientifico del corso - ma anche per tutto il mondo della pelle per cui la ricerca e lo sviluppo sono componenti fondamentali per la competitività sui mercati». Obiettivo del corso è formare la figura di tecnico superiore per la ricerca e lo sviluppo di prodotti e processi sostenibili, sia nelle concerie che nelle aziende di prodotti chimici e di macchinari. Oltre alle conoscenze tecniche legate al mondo della pelle, il corso affronta anche molti aspetti manageriali e commerciali, per una preparazione a 360°. «L’Associazione italiana chimici del cuoio - commenta Roberto Mariano Mecenero, presidente nazionale dell’Aicc - ha progettato e seguito fin dall’inizio la creazione di questo corso. Ci crediamo e ci siamo dedicati molto, elaborando i programmi e selezionando i docenti-tecnici provenienti dalla filiera industriale conciaria. La collaborazione con l’università di Padova è un traguardo importantissimo che certifica il buon lavoro fatto fino ad oggi. Il corso rappresenta un collegamento prezioso tra i ragazzi che lo frequentano ed il mondo produttivo, grazie anche alle 800 ore di lavoro con stage in azienda previste ed attuate nel biennio». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorgio Zordan

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