Luisa Nicoli
Lo sviluppo sostenibile è una priorità per la Marelli Motori di Arzignano, azienda fondata nel 1891, leader mondiale nella progettazione e costruzione di generatori e motori elettrici.
Per questo il gruppo, che ha un fatturato annuo da 170 milioni di euro e la cui attività si suddivide nei due stabilimenti ad Arzignano, con oltre 600 dipendenti, e in Malesia, altri 250 lavoratori, da tempo ha avviato una stretta collaborazione con le università, Padova ma anche Trieste e Verona, sia in tema di nuovi prodotti e nuove tecnologie sia in progetti sugli aspetti ambientali.
Ieri la Marelli Motori ha ospitato la visita di trenta studenti del master Cesqa, Centro studi qualità e ambiente dell’Università di Padova, con il quale ha recentemente avviato una collaborazione nell’ottica di ridurre i consumi e le emissioni.
In questo contesto, due studenti del master in gestione ambientale strategica, promosso dallo stesso centro studi universitario patavino, stanno inoltre svolgendo un aggiornamento dell’analisi ambientale dei processi produttivi e del bilancio sugli aspetti e impatti ambientali oltre a raccogliere dati per identificare i reali consumi produttivi dell’azienda, nell’ottica di implementare in futuro un sistema di gestione dell’energia secondo la norma Uni Cei En Iso 50001:2011.
«Ci sono diverse attività in corso - spiega l’ingegner Giorgio Amato, direttore del Sistema integrato qualità ambiente e sicurezza e Business excellence di Marelli Motori – che sono collegate al tema relativo ai consumi energetici e ai modelli di analisi ambientale e di definizione del bilancio ambientale. Il tutto si inquadra nella mission aziendale di uno sviluppo sostenibile del business. In questi mesi i due studenti universitari hanno lavorato per aiutarci a rianalizzare, nell’ambito dei processi produttivi, gli impatti e gli aspetti ambientali e per costruire un modello di analisi e di sintesi dei dati nell’ambito del bilancio ambientale che sia applicabile in tutti i nostri siti produttivi, ad Arzignano e nel mondo. E quindi anche in Malesia, dove comunque la legislazione ambientale è molto restrittiva».
«Anche la riduzione del consumo delle risorse naturali si sposa con il tema del rispetto dell’ambiente e di uno sviluppo sostenibile - prosegue il dirigente della Marelli -: realizzo lo stesso quantitativo di prodotti utilizzando meno energia o comunque a parità di consumi. Su questo abbiamo già ottenuto un risultato importante: la riduzione del consumo di risorsa idrica di 10 volte tanto dai processi produttivi».
Per gli studenti del master Centro studi qualità e ambiente dell’università di Padova la giornata di visita effettuata ieri alla Marelli Motori è stata un’occasione di studio, per poter approfondire concretamente le strategie di sostenibilità ambientale del gruppo arzignanese. Azienda leader anche nei mercati tipici della produzione di energia nel rispetto dell’ambiente, e quindi nella costruzione di macchine per applicazione idroelettrica, nell’utilizzo di combustibili alternativi, nella cogenerazione.
«Queste visite sono un modo per avvicinare gli studenti alle realtà produttive – conclude l’ingegner Amato – per toccare con mano la realtà al di fuori delle aule universitarie».