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Montorso

Impallina il gatto
Non paga 18mila €
Va a processo

Il gatto Stellone
Il gatto Stellone
Il gatto Stellone
Il gatto Stellone

Sarà il tribunale a doversi pronunciare sulle responsabilità di Mario Sartori, imprenditore con casa a Montorso e regolare licenza di caccia, accusato di aver ucciso a colpi di fucile Stellone, il gatto domestico di Anila Koroveshi. Parte offesa anche l’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali. L’uomo è inoltre accusato di aver esploso, alcuni giorni più tardi, più colpi con la propria carabina calibro 20 pur trovandosi in zona abitata. L’udienza è stata fissata per il 21 marzo del 2017, ad occuparsi del caso sarà il giudice monocratico Francesca Carli. I fatti risalgono alla fine di giugno 2014, quanto un gatto domestico di circa due anni venne rinvenuto cadavere a mezza altezza di una recinzione: cause della morte, colpo in testa da corpo contundente e fucilata a pallini nella schiena.

Le guardie zoofile dell’Enpa, sentite le testimonianze ed effettuate le indagini, avevano denunciato Mario Sartori, imprenditore proprietario di una villa con parco chiuso da recinzione, appeso alla quale il gatto era stato trovato privo di vita.

Sulla scorta della documentazione prodotta dalle guardie zoofile dell’Enpa, il tribunale di Vicenza il 13 novembre scorso ha emesso un salato decreto penale di condanna per un importo di 18.700 euro, più spese processuali, a carico di Mario Sartori, ritenendolo colpevole di avere ucciso il gatto e per avere sparato colpi d’arma da fuoco in zona abitata.

Un provvedimento che l’accusato respinge con fermezza, tanto che ha proposto opposizione alla condanna con decreto, chiedendo di essere giudicato con rito ordinario: in questo modo potrà difendersi e portare le sue ragioni in aula.

Secondo l’Enpa negli ultimi anni metà dei gatti del quartiere erano spariti nel nulla, tanto da consigliare ai proprietari di felini di tenerli il più possibile in casa. G.Z.

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