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Arzignano

Bloccato al rientro dall'Austria con sette clandestini nella sua auto. Scatta l'arresto

Un cittadino indiano è finito ai domiciliari con l’accusa di favoreggiamento ed è stato poi messo ai domiciliari. Ha ammesso di fare da passeur

I carabinieri lo hanno sorpreso alla guida di un’auto, in compagnia di sette immigrati clandestini, a pochi chilometri dal confine con l’Austria. Nanak Singh, cittadino indiano di 36 anni, residente ad Arzignano e già noto alle forze dell’ordine per vicende simili, è stato arrestato lunedì scorso da una pattuglia dei carabinieri a Tarvisio, in provincia di Udine, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L'autista è un indiano residente ad Arzignano

A carico di Singh, difeso dall’avvocato Michele Vettore, è poi stata emessa la misura cautelare degli arresti domiciliari, in attesa del processo. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, il cittadino indiano, che abita da diversi anni nel Vicentino, lavora come autista per un’azienda di trasporti e che in passato aveva già avuto guai con la legge anche per falso materiale, è stato intercettato attorno alle 22 lungo la statale Pontebbana. La Volkswagen Golf di Singh era ferma nel piazzale davanti a una pizzeria, che a quell’ora stava chiudendo. I militari, insospettiti, hanno dunque deciso di vederci chiaro e si sono subito avvicinati al veicolo. Vedendoli arrivare, l’automobilista e i passeggeri hanno immediatamente chiuso le portiere per evitare di essere identificati. Alla fine, però, hanno desistito. La pattuglia ha quindi chiesto l’ausilio di un secondo equipaggio dell’Arma. A quel punto, è scattato il controllo.

I carabinieri si insospettiscono e controllano l'auto

A bordo della Golf c’erano altri sette stranieri oltre a Singh, pure loro di nazionalità indiana: due erano seduti sul sedile accanto a quello del conducente, tre sui sedili posteriori e due erano nascosti nel bagagliaio. Nessuno dei passeggeri aveva con sé documenti d’identità o permessi di soggiorno. Durante la perquisizione del veicolo sono stati inoltre sequestrati un biglietto di viaggio per due persone emesso il 18 settembre e valido per 24 ore dalla società di trasporti austriaca per la tratta ferroviaria Vienna-Villach e un altro biglietto per un singolo viaggio rilasciato da un’altra società austriaca che gestisce autobus e metropolitana. 

L'ingresso illegale dall'Austria all'Italia

In base agli elementi raccolti, i militari dell’Arma hanno dunque ricostruito che Singh avrebbe caricato i propri connazionali in Austria e li avrebbe fatti entrare illegalmente in Italia. Messo alle strette, lo straniero ha ammesso le proprie responsabilità. Ha dichiarato di essere stato reclutato da un immigrato pakistano, del quale non ricordava le generalità, e di aver accettato l’incarico perché si trova in difficoltà economiche.

Singh ha spiegato che il suo compito era quello di andare a Villach per prelevare i clandestini e poi condurli in Italia, dietro compenso. Ha inoltre aggiunto che quello di lunedì era il secondo viaggio che effettuava in tre giorni e che il precedente incarico, nel quale aveva fatto da autista a due immigrati irregolari, gli aveva fruttato 200 euro. 
Dopo alcune ore trascorse in una cella del carcere di Udine, Singh si è presentato davanti al giudice per le indagini preliminari e si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il magistrato ha convalidato l’arresto effettuato dai carabinieri e ha poi disposto i domiciliari a carico dell’imputato per il pericolo di reiterazione del reato. 

Valentino Gonzato

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