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Arzignano

Il ministero censura Beschin. «Sigla d’odio su quella felpa»

L’Osservatorio del ministero degli Interni per la sicurezza contro gli atti discriminatori si è pronunciato: «La sigla Wpww è una sigla d’odio». Dunque, stando all’opposizione consiliare, «Beschin si deve dimettere». Dimissioni? «Non ci penso nemmeno», replica il diretto interessato. E intanto arriva «la condanna» da parte del sindaco Alessia Bevilacqua. Altra puntata con sfondo la felpa, riportante la scritta Wpww che tante polemiche ha scatenato, indossata dal consigliere del gruppo misto Daniele Beschin all’ultimo Consiglio comunale a cui ha partecipato online da casa. 
Le opposizioni, ma lo ha fatto anche il presidente del Consiglio Maddalena Zorzin, si erano rivolte all’Oscad per chiedere lumi sul significato della scritta Wpww. «È acronimo di White pride world wide, slogan riconducibile al suprematismo bianco», ha confermato l’Oscad che, chiamato a valutare “l’antigiuridicità della condotta del caso”, risponde che «trattasi di attività che spetta all’autorità giudiziaria, opportunamente interessata dalla forza di polizia procedente». Tradotto, toccherà a un giudice eventualmente aprire un fascicolo.

L’opposizione I consiglieri di opposizione Nicolò Sterle, Pietro Magnabosco, Mattia Pieropan, Anna Sartori e Alessia Pasetto, ora chiedono le dimissioni di Beschin e una presa di posizione da parte del sindaco Bevilacqua. «L'Oscad ci ha confermato - sottolineano - che la scritta Wpww è effettivamente l'acronimo di White pride world wide, slogan riconducibile al suprematismo bianco. Il sindaco Bevilacqua prenderà le distanze e condannerà il fatto come aveva promesso in caso di conferma istituzionale sul significato discriminatorio della sigla? Se lo farà lo dovrà fare anche scusandosi per aver reagito così tardivamente e cercando alibi. Beschin si è reso protagonista dell'ennesimo episodio disdicevole e odioso che segue quelli avvenuti nel 2020 e nel 2021 (vedi articolo a fianco, ndr). Confidiamo che Beschin alla prossima conferenza dei capigruppo abbia il buon gusto di presentarsi con le dimissioni in mano, magari sollecitate dalla maggioranza che lo accoglie tra le sue file».

Il sindaco Il primo cittadino conferma quanto aveva preannunciato. «Da un anno e mezzo - dichiarato Bevilacqua -, per la precisione da maggio 2021, il consigliere Beschin è confluito nel gruppo misto e non fa più parte dei gruppi di maggioranza. Come avevo fin da subito dichiarato, era corretto attendere il parere dell'Oscad che ora ha confermato il significato discriminatorio della scritta e, pertanto, confermo la presa di distanza e condanna contro i messaggi contenuti nell'abbigliamento del consigliere Beschin. Convocherò la mia maggioranza per un confronto con i miei consiglieri».

Il diretto interessato Intanto Beschin respinge al mittente ogni accusa. «Dimettermi? Non ci penso nemmeno. Tra l'altro lo stesso Oscad rimanda all'autorità giudiziaria la valutazione sulla condotta e sull’antigiuridicità. All’Oscad l’opposizione ha chiesto se risulta ufficialmente che il significato della scritta Wpww, nel contesto della discriminazione etnica-razziale, sia effettivamente quello sopra riportato. Ma di quale contesto di discriminazione razziale parliamo? Ero in Consiglio comunale collegato da casa, non a una manifestazione di suprematisti bianchi. Salvini verrà a processo con me visto che l’allora ministro degli Interni indossava una maglietta della stessa marca? Ribadisco che la felpa mi è stata regalata e regolarmente acquistata in negozio tre anni fa. Quella sigla è riconducibili a molteplici significati. Non si può in alcun modo dedurre che sia riconducibile a qualsiasi forma di razzismo oppure di condotta discriminatoria».

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Giorgio Zordan

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