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L'idea di due istituti

Il disinfettante
si fa a scuola
Svt già lo utilizza

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Adesso il disinfettante si fa a scuola
Adesso il disinfettante si fa a scuola
Adesso il disinfettante si fa a scuola
Adesso il disinfettante si fa a scuola

Due scuole unite nella lotta contro il coronavirus. Gli istituti tecnici Chilesotti di Thiene e Galileo Galilei di Arzignano aprono i laboratori per produrre e distribuire gratuitamente il liquido disinfettante secondo la ricetta dell'Oms.

L'idea è partita dalle neo dirigenti Laura Turco e Lucia Grieco convinte che anche le scuole possano farsi carico di azioni solidali e preziose in questa fase di emergenza.

 

«I nostri docenti di chimica sono in grado di produrre e soprattutto certificare il liquido simile all'Amuchina - spiega Grieco - chiunque può richiederlo, non pagherà nulla, basterà soltanto che ci fornisca le materie prime che hanno un costo molto basso e sono facilmente reperibili, in modo che i bilanci delle scuole non ne risentano».

 

Imprese private, enti pubblici, aziende di trasporto, ma anche punti vendita come negozi e supermercati sono gli interlocutori di questo progetto nato da un accordo di rete tra i due istituti tecnici.

 

Tra i primi "clienti" del Chilesotti e del Galilei c'è Svt, Società vicentina trasporti, che utilizzerà il liquido all'interno dei mezzi pubblici. «Siamo pronti a fornire anche tutte le altre scuole della provincia che ancora non hanno installato i distributori per la disinfezione delle mani», fa sapere Grieco, spiegando che i docenti delle due scuole hanno concordato turni e orari per recarsi in sicurezza nei laboratori e mettere a punto il preparato. Niente di complicato per quanto riguarda la formulazione.

 

«Un litro di disinfettante - spiega Laura Iannone, docente di chimica al Galilei - si ottiene mescolando quattro reagenti in queste proporzioni: 833 millilitri di alcol etilico al 96 per cento (quello utilizzato per fare i liquori e non quello rosa per le pulizie domestiche), 42 ml di acqua ossigenata al 3 per cento pari a 35 ml al 3,6 per cento; 15 ml di glicerina al 98 per cento e 117 ml di acqua demineralizzata. Il liquido che si ottiene va distribuito con cura e lasciato per almeno trenta secondi a contatto delle le mani, il vantaggio è che non appiccica, non irrita e garantisce la disinfezione della pelle».

 

Per le grandi superfici, invece, è più indicata la comune candeggina diluita che è stata impiegata per la pulizia delle scuole la scorsa settimana. «Un suggerimento - aggiunge Iannone - cerchiamo almeno una volta al giorno di disinfettare con l'alcol tutti i dispositivi che normalmente utilizziamo, dallo smartphone alla tastiera del computer al mouse. È una buona abitudine, non soltanto in tempo di virus».

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