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Chiampo

Folla in preghiera per i coniugi uccisi dal figlio

La risposta della comunità di Chiampo per un momento di preghiera in ricordo dei coniugi Sergio Gugole e Lorena Zanin - assassinati a colpi di pistola dal figlio Diego -, lanciato dal consiglio direttivo del comitato “La Pieve”, di cui faceva parte la madre Lorena, ha avuto una straordinaria partecipazione. Il sagrato davanti alla grotta di Lourdes, poco prima delle 16 di ieri, si è riempito: una folla silenziosa ha recitato il rosario. Dal leggio, posto di fianco la grotta, si sono alternati nella recita gli amici, che per tanti anni, hanno fatto parte del comitato ed hanno collaborato con Lorena al buon funzionamento della sagra dell’Assunta.

Il parroco don Vittorio Montagna al termine ha tenuto una breve e significativa omelia: «Abbiamo pregato per la fine della pandemia che ha colpito il mondo intero, stiamo pregando perché abbia termine la guerra in Ucraina che mette in pericolo la pace mondiale e ora preghiamo per quest’altra tragedia, che ha colpito la nostra comunità di Chiampo. Due genitori hanno trovato la morte per mano del loro figlio, che tanto amavano. Di fronte a questa tragedia restiamo increduli. Sono state divulgate tante notizie sulle probabili cause: voglia di soldi di eredità, poca voglia di lavorare. Ogni risposta è insufficiente. La domanda che ci assilla è perché? La ragione non può rispondere, ecco perché resta solo la fede di fronte al mistero della realtà, dove un figlio arriva ad uccidere i genitori».

Parole, che hanno accompagnato i tanti che poi lentamente hanno abbandonato il sagrato della Pieve. Sono rimaste alcune persone, che i coniugi Sergio Gugole e Lorena Zanin avevano conosciuto da vicino. Ne avevano apprezzato la disponibilità e la partecipazione: «La Pieve era casa sua - afferma Davide Zanardo, presidente del comitato della sagra per 6 anni -. Lorena si occupava della cucina, che di una sagra è la mansione fondamentale, assieme al marito Sergio. E voglio aggiungere che il figlio Diego seguiva i genitori e si dava da fare partecipando attivamente. Siamo rimasti tutti increduli alla notizia di come sia stato capace di un delitto così efferato».
«Lorena partecipava a ogni incontro del direttivo del comitato con i suoi consigli, con il suo altruismo e la voglia di rendersi utile alla comunità - aggiunge il nuovo presidente del comitato sagra La Pieve, Umberto Fracca -. Ci accorgeremo della sua mancanza, quando al prossimo incontro del direttivo il suo posto resterà vuoto. Ma Lorena era ancora qualcosa di più, perché era attenta ai bisogni delle persone in difficoltà e le aiutava».

Dolore e incredulità anche prima della recita del rosario. Nel piccolo atrio d’entrata della palazzina di tre piani in via Villaggio Marmi di Chiampo, dove sono stati uccisi i coniugi Gugole, alcune mani pietose hanno deposto mazzi di fiori con una semplice dedica di riconoscenza per quanto i coniugi hanno fatto in vita. La prima persona che esce dalla porta è un uomo sulla cinquantina. Si sta dirigendo alla grotta di Lourdes, che dista poco più di 200 metri, per recitare il rosario: «Posso dire che erano due genitori molti attaccati al figlio, cercavano di aiutarlo in ogni modo», osserva una inquilina dello stabile.
«I genitori ci tenevano molto al figlio, l’avevano tanto desiderato -dice un donna dello stabile vicino-. Quando passavo e mi vedeva mi salutava dalla veranda. Non so come un figlio arrivi a tanto». «Ultimamente i genitori si erano un po’ chiusi, forse non volevano fare apparire il problema del figlio - sottolinea un’anziana, mentre si avvia al santuario di Lourdes». All’orazione ha partecipato anche il sindaco di Chiampo, Matteo Macilotti: «È un fatto di gravità inaudita. Invito le famiglie a non chiudersi, a non avere vergogna nel chiedere aiuto alla comunità: i figli non sono solo della famiglia, ma della comunità». Ancora da fissare la data del funerale, nell’epigrafe figura anche il nome di Diego assieme ai familiari che annunciano la morte dei coniugi.

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Aristide Cariolato

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