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Dieci fototrappole contro malviventi e rifiuto selvaggio

Una delle fototrappole che il Comune sta installando in città.  TROGU
Una delle fototrappole che il Comune sta installando in città. TROGU
Una delle fototrappole che il Comune sta installando in città.  TROGU
Una delle fototrappole che il Comune sta installando in città. TROGU

Dieci telecamere di sorveglianza mobile per contrastare il fenomeno del rifiuto selvaggio, ma non solo. Grazie anche a un finanziamento della Regione, il Comune di Arzignano ha iniziato a installare le cosiddette fototrappole anche in prossimità delle isole ecologiche della città. L'obiettivo è quello di rilevare eventuali episodi di abbandono indiscriminato o conferimento scorretto dei rifiuti, ma potranno essere utilizzate per il contrasto di eventi criminosi e per indagini di polizia giudiziaria. Anche per casi simili a quello avvenuto di recente in centro con l’assalto notturno al bancomat della banca Bpm. Nei mesi scorsi sono state molteplici le segnalazioni di abbandono di rifiuti. Il pronto intervento degli agenti del comando di polizia locale di Arzignano, su segnalazione dei cittadini, ha permesso di scovare i responsabili e di multarli. Nel corso del 2019 sono stati rilevati ben 24 casi di conferimento non corretto dei rifiuti (in questo caso la sanzione è stata di 200 euro) per un totale di 4.800 euro e 12 casi d abbandono incontrollato (questa tipologia di infrazione prevede una multa di 500 euro) per 6.000 euro di sanzioni elevate. In totale quindi sono stati staccati verbali per circa 11 mila euro. Quattro fototrappole sono già state installate e si sta procedendo per piazzare le altre. Si tratti di dispositivi di ultima generazione ma anche di diversa tecnologia: i più all'avanguardia sono dotati di alta definizione e permettono una visione notturna; tutti a batteria. La prima videocamera è stata posizionata nei giorni scorsi in via Magellano. L’acquisto di questi impianti con tecnologia innovativa servirà a dare una mano alle forze dell’ordine. L’acquisto di tali impianti, che ha comportato una spesa complessiva di 7.000 euro, è stato finanziato per il 60% dalla Regione e per il 40% dal Comune di Arzignano. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorgio Zordan

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