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Arzignano

Città in processione
si rituffa
nel Medioevo

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Un momento della manifestazione ad Arzignano
Un momento della manifestazione ad Arzignano
Rinnovato il voto a Sant'Agata (M.P.)

"Mama, sotto le mure ghe ze i soldà foresti co' la cavaleria". Bepi De Marzi amando la sua Castello scriveva così Porta Calavena. La storia è quella di Pippo Spano. La ricorrenza, il voto a Sant'Agata risalente a oltre 6 secoli fa. Arzignano ieri ha vissuto l'edizione 607, tra sbandieratori, nobildonne, cavalieri, suonatori di tamburo, bimbi in costume, in un clima da basso medioevo. Alle 9.30 dalla rocca di Castello è partita la processione con più di 500 persone. Era il 1413 quando la popolazione di Arzignano, con gli invasori in casa, fece il voto di una processione in perpetuo, affidandosi a Sant'Agata. I "soldà foresti" erano gli uomini di Pippo Spano, Filippo Buondelmonti degli Scolari, condottiero al soldo di Sigismondo di Lussemburgo, re d'Ungheria. Assediarono il castello e i viveri scarseggiavano. "I gà piantà le tende, chi ze che ne difende ca semo senza pan?". Gli assediati si affidarono alla santa impegnandosi in un voto perpetuo per la salvezza. Dopo tre settimane d'assedio, con un felice stratagemma vennero gettate le ultime derrate dai bastioni, fingendo d'avere disponibilità di viveri, in realtà ormai terminati.Come ricorda lo scrittore Fernando Zampiva, da allora la porta orientale di Castello è chiamata Calavena, ossia "cala la vena". Spano credendo di dover affrontare un assedio troppo lungo, con un castello in grado di opporre lunga resistenza, vi rinunciò. Era il 5 febbraio 1413, giorno di Sant'Agata. Da allora venne costruita una chiesa e venne ripetuta la processione per la grazia ricevuta. Ecco ancora una volta passare i costumi, le armature, gli sbandieratori. Poi l'incontro con la gente di Tezze per il dono dei ducati d'argento. «Una ricorrenza molto sentita dalla cittadinanza - ha commentato il sindaco di Arzignano Alessia Bevilacqua -. Sant'Agata era una donna forte e coraggiosa in un mondo difficile per le donne, così come per certi versi lo è ancora. Guardo alla sua determinazione e al suo coraggio, anche per amministrare il nostro territorio. Fede, tradizione, cultura e storia che ci unisce, e ogni anno si alimenta di più coinvolgendo tanti giovani coinvolti. Ringraziamo le associazioni in particolare l'associazione Sant'Agata», ha concluso. A fine processione, messa in chiesa di Tezze con i sacerdoti dell'unità pastorale, mons. Mariano Lovato, mons. Donal Mckeown Vescovo di Derry (Irlanda) e mons. Dominic Yeboah Nyarko vescovo della diocesi cattolica di Techiman (Ghana).

M.P.

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