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Ciliegie bagnate, perso un milione

Alcuni frutti destinati al macero perché l’eccesso di pioggia li ha fatti scoppiare. PIEROPAN
Alcuni frutti destinati al macero perché l’eccesso di pioggia li ha fatti scoppiare. PIEROPAN
Alcuni frutti destinati al macero perché l’eccesso di pioggia li ha fatti scoppiare. PIEROPAN
Alcuni frutti destinati al macero perché l’eccesso di pioggia li ha fatti scoppiare. PIEROPAN

Sarà un’edizione destinata a passare alla storia, la festa delle ciliegie prevista a Chiampo nel prossimo fine settimana. Una stagione terribile costringe a rinunciare all’esposizione e alle premiazioni dell’oro rosso. Rimangono in piedi tuttavia le iniziative previste. La tempra del sindaco Matteo Macilotti non ha ceduto il passo allo sconforto per un annata nera. Un clima spietato ha fatto perdere l’80% della produzione, mettendo in ginocchio i coltivatori. Perdute le varietà precoci, in alcune zone fino al 100%. Seriamente compromesse le altre varietà che hanno una maturazione sul medio termine. Anche le varietà tardive sono state danneggiate. Prima di giungere alla maturazione si sono già spaccate e dovranno essere gettate. Uno scenario apocalittico che raramente era accaduto in Valchiampo. Unanime la desolazione descritta dai produttori, che mai prima d’ora si erano trovati in condizioni così difficili, tali da non riuscire a ritirare in municipio le cassette per partecipare alla mostra provinciale. Le piogge eccezionali hanno causato l’apertura dei frutti per l’eccessivo assorbimento d’acqua, destinandoli irrimediabilmente al macero. Su una produzione annua di oltre quattromila quintali nel comprensorio di Chiampo, si è perso l’80% dei frutti. La ricaduta economica è pesante. Le ciliegie vengono pagate 2,5 - 3 euro al Kg al produttore. L’introito per i coltivatori crollerà da circa un milione ai 180-200 mila euro di questa stagione. Ma l’utente per avere un chilo di ciliegie dovrà pagare fino a 15 euro al negozio. Il sindaco Matteo Macilotti e l’assessore alle manifestazioni Filippo Negro hanno voluto coinvolgere i principali coltivatori, per fare il punto e prendere una decisione. Dall’incontro è nata una soluzione a metà, che salva la festa con tutte le manifestazioni, essendo l’evento di maggior richiamo in paese, ma rinunciando a malincuore alla mostra, che slitterà di un paio di settimane. «Rispetteremo tutto il programma – annuncia Macilotti – anche se il tempo avverso di una stagione disastrosa ha impedito di poter conferire il prodotto. Siamo vicini ai coltivatori che vedono svanire il lavoro di mesi, svolto con impegno e passione. Ma non demordiamo. Attendiamo l’evoluzione delle prossime settimane per esporre almeno le ciliegie tardive». L’ipotesi è quella di portare l’esposizione al 23 giugno, data che coinciderà con la grande celebrazione del 90° anniversario del Gruppo Alpini di Chiampo. Rimangono le attese sul poco prodotto rimasto ancora in piedi, sperando nell’aiuto di un clima favorevole. Si punta tutto sulle tardive, tra cui l’impareggiabile Durona, orgoglio rosso della laboriosa gente del Chiampo. «Faremo un successivo incontro il 14 giugno, per decidere cosa fare – precisa il sindaco -. Dipenderà tutto dal clima delle prossime due settimane. Il sole e la stabilità meteorologica potrebbero salvare ancora alcune varietà da portare in esposizione». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo Pieropan

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