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Chiampo

Strage di rospi sulla Provinciale: salvati dalle reti

Una quindicina di volontari sistema le protezioni lungo un chilometro e mezzo per bloccare gli anfibi che poi vengono portati nell'ex cava a migliaia
Migliaia di anfibi attraversano la strada: In questo periodo c'è il reale rischio di investire i rospi PIEROPAN
Migliaia di anfibi attraversano la strada: In questo periodo c'è il reale rischio di investire i rospi PIEROPAN
Migliaia di anfibi attraversano la strada: In questo periodo c'è il reale rischio di investire i rospi PIEROPAN
Migliaia di anfibi attraversano la strada: In questo periodo c'è il reale rischio di investire i rospi PIEROPAN

Arrivano le reti per salvare i rospi della Lovara a Chiampo. Un chilometro e mezzo di protezioni per evitare che migliaia di anfibi, si stima fino a quattromila, vengano schiacciati dalle auto in transito sulla strada. Un istinto naturale, il loro: andare a deporre le uova nei laghetti dell'ex cava. Per salvarli sono scesi in campo i volontari del Gruppo salvataggio Sos anfibi di Vicenza: il loro obiettivo è tutelare rospi e rane che in questi giorni cominciano la migrazione verso l'acqua dei piccoli invasi della Lovara. Il Comune ha autorizzato l'associazione a mettere lungo la strada le barriere di protezione.

Il rifugio

La zona dell'ex cava in località Vignaga rappresenta un habitat eccellente. Un luogo di vaste dimensioni dove un tempo veniva estratto il marmo con oltre cento lavoratori e che oggi è regno del silenzio e della natura. Due laghi derivati dagli scavi nella pietra, sono alimentati da una sorgente poco lontana.Un posto ideale per la deposizione delle uova degli anfibi. Ma i rischi per questi animali sono elevati, dovendo attraversare le strade. «La mortalità degli anfibi dovuta allo schiacciamento stradale è un grave rischio per la biodiversità locale», spiegano i responsabili dell'associazione. Ecco perché si procede alla posa di barriere mobili temporanee, durante la stagione riproduttiva nel periodo di marzo e aprile, lungo alcuni tratti stradali in prossimità dell'area di cava.

Le barriere

Sono reti antigrandine che vengono fissate in posizione verticale, o leggermente inclinate, con paletti di ferro per un'altezza di circa 40 centimetri. Vengono poste lungo via Vignaga, per un tratto di circa 830 metri, e lungo via Nanon per un tratto di circa 670 metri. L'attività del Gruppo salvataggio Sos anfibi Vicenza, che sta cercando volontari, consiste nei salvataggi notturni degli anfibi in migrazione, nel Vicentino e su queste colline dove il territorio di Chiampo trova il confine con San Giovanni Ilarione in provincia di Verona. «Ogni anno spostiamo circa duemila esemplari durante un mese di uscite - spiega Fabio Cappelletto - ma stimiamo che il numero totale di anfibi in migrazione sia almeno il doppio. Ogni sera due o tre volontari, siamo una quindicina in tutto per il territorio di Chiampo, salgono alla Vignaga. Nonostante il nostro intervento, mediamente contavamo duecento anfibi morti sulla strada».

Gli anfibi

Giungono dai boschi e dai terreni coltivati limitrofi, percorrendo anche quattro o cinque chilometri, per poter deporre le uova nell'area della ex cava, dove si trovano due laghetti alimentati da sorgiva. Una volta deposte le uova, gli anfibi fanno ritorno nel bosco, ripercorrendo a ritroso l'itinerario dell'andata. Anche i nuovi nati, girini trasformati in piccoli rospi e rane, compiranno lo stesso viaggio a giugno. La migrazione inizia i primi di marzo e dura circa otto o dieci settimane. L'attività dei volontari inizia al tramonto, quando gli anfibi iniziano a muoversi verso la cava. Vengono catturati con attrezzatura idonea, posti in contenitori o secchi, portati dall'altra parte della strada, e liberati subito dopo nel bosco, garantendo così la loro sopravvivenza.

Matteo Pieropan

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