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Botto al bancomat in pieno centro Rubati 50 mila euro

Un minuto, forse due. Tanto è bastato alla banda entrata in azione l’altra notte per svuotare il bancomat del Bpm, Banco popolare di Milano di corso Mazzini ad Arzignano dopo averlo fatto esplodere. Un colpo fulmineo, in un istituto di credito che si trova in pieno centro. Il bottino è ancora in via di quantificazione ma si parla di almeno 50 mila euro. La banda, stando ad alcune testimonianze, pare fosse composta da almeno quattro persone incappucciate: una, che potrebbe essere stata armata, era di guardia all’esterno come “palo”. Gli altri hanno agito all’interno della filiale. I ladri hanno scelto il giorno considerato migliore, ovverosia il sabato dopo che il venerdì pomeriggio in genere le banche caricano il proprio bancomat in vista dei prelievi del fine settimana. Prima di entrare in azione hanno atteso che i locali pubblici della zona, che hanno una chiusura fissata alle 2, abbassassero le serrande e le vie si svuotassero. Alle 2.50, dopo aver piazzato l’esplosivo, quello che in gergo viene chiamato “marmotta”, l’hanno fatto brillare. La quantità di materiale esplodente era stata tarata per ottenere l’effetto di scardinare l’apparecchio senza troppo rumore e troppi danni alle banconote. Tanto che la maggior parte dei residenti in zona non si è accorta di nulla. Gli unici ad aver udito un rumore sospetto sono stati i gestori del dirimpettaio Bar Mattarello che stavano ultimando le pulizie dopo la chiusura, ma quando sono usciti tutto era già finito. Per scappare la banda si è infilata nella confinante galleria pedonale, usata generalmente anche come luogo di carico e scarico merci per gli esercizi commerciali limitrofi, che collega corso Mazzini a via Tommaso Dal Molin: la sbarra che permette l’accesso ai veicoli è stata piegata. I malviventi sono fuggiti a bordo di un’auto di colore scuro, sembra una Mercedes Classe A di colore nero stando alle testimonianze, e poi su un’altra vettura dove pare li attendesse un complcie. Pochi i minuti per carabinieri e guardie giurate della Civis per giungere sul posto dopo l’attivazione dell’allarme. I militari del nucleo operativo e radiomobile di Valdagno, assieme ai colleghi della stazione di Arzignano, stanno visionando le immagini delle telecamere della banca e di quelle presenti in zona alla ricerca di indizi utili per le indagini. In particolare i Targa System della polizia locale Vicenza Ovest, che coprono tutti gli accessi alla città del Grifo, ma anche quelle di locali e abitazioni della zona. Il colpo messo a segno l’altra notte ha molte analogie con quello compiuto un paio di mesi fa ai danni del bancomat della filiale di Villaggio Giardino, ad Arzignano, dello stesso gruppo bancario. A cominciare dal tipo di esplosivo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorgio Zordan

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