Piccole casette dell’acqua all’interno delle scuole dell’infanzia e delle elementari. In tutti i dieci comuni che rientrano nel territorio di Acque del Chiampo. Dispenser con i filtri per raggiungere un doppio obiettivo: lotta alla plastica “usa e getta” e zero Pfas grazie ai filtri. L’assemblea dei soci dell’ente del servizio idrico integrato della Valchiampo ha infatti deciso di estendere a tutti i plessi scolastici del territorio di competenza un’iniziativa-concorso già programmata a gennaio 2019 per eliminare le bottigliette di plastica. Progetto che prevede, in una scuola per ogni comune tra le partecipanti, un premio finale corrispondente a un viaggio, borse di studio e l’installazione di un dispenser con i filtri, con fornitura di caraffe, per distribuire l’acqua in mensa, e di borracce per ogni bambino. «Il concorso partirà regolarmente - spiega Andrea Pellizzari, consigliere delegato di Acque del Chiampo -. Ci sono già in budget 10 mila euro, ma oltre a questo andremo comunque a fornire di dispenser, di caraffe e borracce tutti plessi di materne, scuole dell’infanzia ed elementari deidieci comuni come richiesto dai sindaci». Complessivamente una sessantina di scuole e la spesa stimata per la gara di fornitura e installazione dei dispenser è di 100 mila euro. «L’idea del concorso era partita per la lotta alla plastica - continua Pellizzari - che contiene comunque sostanze nocive per l’ambiente ma ovviamente con i dispenser, una sorta di piccole casette dell’acqua dotate di filtri, si arriva anche all’obiettivo zero Pfas. Il progetto è stato particolarmente apprezzato dai comuni soci. L’acqua del rubinetto è potabile ed è ampiamente sotto i limiti, ma così possiamo fare un ulteriore passo per eliminare i perfluori nella risorsa idrica distribuita alle scuole». La proposta è partita dal confronto in assemblea con il Comune di Arzignano, che ha portato, con il sindaco Giorgio Gentilin e il neoassessore zero Pfas Giovanni Fracasso, la mozione approvata in consiglio comunale all’unanimità con l’obiettivo zero Pfas. E con l’attenzione in particolare verso le scuole. «Siamo molto soddisfatti - dice l’assessore arzignanese Pfas zero Giovanni Fracasso - perché così siamo riusciti comunque, senza modifiche al budget della società, a dare acqua senza perfluori ai bambini delle scuole, come da nostro obiettivo. E nel contempo anche di risolvere il problema della plastica. Distribuire le bottigliette alle scuole materne e a quelle elementari con acqua zero Pfas sarebbe stato comunque un palliativo momentaneo come soluzione. Invece così, nel rispetto del principio di precauzione, perché l’acqua è comunque potabile e sotto i limiti, tra l’altro molto restrittivi della Regione, facciamo un altro passo per cancellare ogni traccia di Pfas all’interno della rete idrica. Puntare alla scomparsa dei perfluori è un dovere, perché è una garanzia maggiore per i cittadini». • © RIPRODUZIONE RISERVATA