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Arzignano

Angela, dopo un anno il ricordo è vivo. L’investitore vuole scendere a patti

Angela Vignaga  La studentessa deceduta in un incidente un anno fa
Angela Vignaga La studentessa deceduta in un incidente un anno fa
Angela Vignaga  La studentessa deceduta in un incidente un anno fa
Angela Vignaga La studentessa deceduta in un incidente un anno fa

È trascorso un anno ma il ricordo di Angela Vignaga, la studentessa liceale 15enne che ha perso la vita vicino casa dopo essere stata travolta alle spalle da un pirata della strada, è ancora vivo nella comunità arzignanese ed in particolare in quella di Castello.

 

Il luogo dell'incidente mortale (Foto Archivio)
Il luogo dell'incidente mortale (Foto Archivio)

 

Dopodomani, lunedì 16 agosto, alle 20, nel prato vicino al capitello di San Pietro, proprio di fronte a dove si è consumata la tragedia, sarà celebrata una messa. «È lo stesso luogo - ricorda don Mariano Lovato, arciprete si Ognissanti - dove lo scorso anno la comunità si è ritrovata per una fiaccolata e per celebrare il settimo. La messa è voluta dai genitori di Angela, Diego e Luisa, e dagli amici della famiglia. A celebrare la liturgia, oltre a me, ci sarà don Vittorio Gnoato, il parroco di Catello che conosceva molto bene Angela».

 

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Il papà Diego in questi giorni è in vacanza con la famiglia e rientrerà per la messa. Come un anno fa, anche ora - fanno sapere i parenti stretti - il genitore «preferisce rimanere in silenzio e non rilasciare dichiarazioni. Una questione di riservatezza, che lo ha sempre contraddistinto, ma anche perché c’è un procedimento in corso».

«Abbiamo concordato - ha dichiarato l’avvocato Giuseppe Prencipe, che assiste Luciano Vaccari, il carrozziere di 56 anni accusato di omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga - un patteggiamento con la procura. È legato al risarcimento del danno: oltre all’assicurazione risponderà, per una parte, anche il Vaccari. Siamo in attesa che l’udienza venga fissata, occorrerà ancora qualche mese. Il mio assistito sta ancora seguendo le terapie per curare la forma depressiva di cui già soffriva e che si è acuita in seguito all’evento».

Luciano Vaccari, che agli inquirenti ha raccontato di non essersi reso conto nell’immediato di aver investito la ragazza, era stato inchiodato dalle indagini, partite dal ritrovamento di un pezzo di specchietto laterale, portate avanti dai carabinieri di Valdagno e dalla polizia locale di Arzignano che nel giro di un paio di giorni passarono al vaglio migliaia di immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Quando i militari dell’Arma sono andati ad arrestarlo trovarono l’auto, una Panda, già riparata. Dopo le manette al carrozziere, proprio per curarsi, furono disposti gli arresti domiciliari. E dopo sei mesi, per decorrenza dei termini di carcerazione, è tornato libero in attesa di giudizio.

 

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«Quello di lunedì - sottolinea don Mariano Lovato - sarà indubbiamente un momento che riporterà alla luce il dolore che la tragedia ha provocato nella famiglia di Angela. Un dolore non ancora superato anche se questo anno trascorso ha permesso di recuperare un minimo di serenità. La fede credo li ha aiutati molto. Non ho mai sentito una loro parola contro l’investitore».

Il ricordo di Angela Vignaga resta vivo anche al liceo da Vinci di Arzignano, dove quest’anno avrebbe frequentato la classe terza. Nel giardino dell’istituto in sua memoria è stata piantata una Lagerstroenia rosa. «Le scorse settimane sono passata a scuola - ha detto la dirigente scolastica Iole Antonella Frigotto - e l’albero era fiorito».

 

La fiaccolata per Angela un anno fa (Foto Archivio)
La fiaccolata per Angela un anno fa (Foto Archivio)

Giorgio Zordan

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