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Alzheimer, 100 assistiti l’anno

Il direttivo di Ama di cui è presidente Francesca Sgevano.  G.Z.Un’attività di animazione.  G.Z.
Il direttivo di Ama di cui è presidente Francesca Sgevano. G.Z.Un’attività di animazione. G.Z.
Il direttivo di Ama di cui è presidente Francesca Sgevano.  G.Z.Un’attività di animazione.  G.Z.
Il direttivo di Ama di cui è presidente Francesca Sgevano. G.Z.Un’attività di animazione. G.Z.

Sono un centinaio i volontari che fanno parte dell’Associazione malattia di alzheimer (Ama) Ovest Vicentino che ha sede in via Bonazzi ad Arzignano: praticamente sono tutti famigliari stretti o parenti di persone che soffrono della patologia e di altre forme di demenza. Ovvero assistenza a un centinaio di frequentatori l’anno. «Da alcuni anni abbiamo capito che, se ci mettiamo insieme, possiamo prenderci cura - spiega la presidente Francesca Sgevano - in modo migliore dei nostri familiari, di noi e anche della società in cui viviamo. Lo scorso anno la Federazione italiana alzheimer ha riconosciuto Arzignano “Dementia friendly community", ossia “Città amica delle persone con demenza”. Si tratta di un riconoscimento prestigioso in quanto in Italia finora sono solo una ventina le città che hanno ottenuto questo status». In questi anni, grazie a un lavoro intenso dell'associazione e alle relazioni tessute con le Istituzioni della città con l’obiettivo di far sì che i muri dell’indifferenza nei confronti delle demenze piano piano venissero, se non abbattuti del tutto, almeno sbrecciati o rotti, Ama «ha costituito una rete con l'amministrazione comunale, il reparto di neurologia dell'ospedale Cazzavillan, il Centro servizi Scalabrin, le scuole della città e l'associazione pensionati artigiani. «Tra le iniziative avviate c’è “1, 2, 3... Insieme”: offre alle famiglie di persone sofferenti di decadimento cognitivo lieve - spiega Sgevano - un luogo accogliente dove, con l’aiuto di volontari, la comunità si prende cura delle persone più fragili, per consentire un sollievo alla famiglia e offrire all’anziano la possibilità di una socializzazione, per ridurne l’isolamento, con semplici attività di stimolazione cognitiva e motoria. Offre inoltre la possibilità di condivisione di esperienze comuni e di supporto psicologico per i famigliari. I volontari sono affiancati da professionisti. Le attività si svolgono il lunedì mattina dalle 9.30 alle 11.30 ed il venerdì pomeriggio dalle 15 alle 17 al “Centro d’incontro” di via Cazzavillan e il giovedì mattina dalle 9.30 alle 11.30 nella Casa della comunità di Villaggio Giardino». Oltre che ad Arzignano, Ama è presente con “1,2,3... insieme” anche a Valdagno il lunedì, mercoledì e venerdì mattina dalle 9 alle 12; a Trissino il giovedì mattina dalle 9.30 alle 11.30; a Lonigo il lunedì pomeriggio dalle 15 alle 17,30. «Ma siamo in contatto anche con la parrocchia di Chiampo e con la Casa di riposo di Brendola», aggiunge la presidente Sgevano. Ama dispone anche di gruppi di sostegno, uno spazio dove una volta al mese i famigliari di persone che soffrono di decadimento cognitivo trovano la possibilità di un confronto con l'ausilio di uno psicologo; gli incontri si svolgono da settembre a giugno ad Arzignano, a Valdagno e a Lonigo. Inoltre l’associazione organizziamo incontri di informazione alla cittadinanza e di formazione per i famigliari in collaborazione con i medici specialisti dell'ospedale di Arzignano e di Valdagno, oltre ai vari eventi in occasione del Settembre Alzheimer ad Arzignano, Lonigo e Valdagno. Tra i vari appuntamenti che vengono organizzati nel corso dell’anno, Ama tiene particolarmente a “Arzignano città amica: diamo occhi al cuore”, che rientra fra gli eventi del Festival Biblico e che si è svolta nei giorni scorsi. Tra gli ospiti, il professor Marco Trabucchi psicogeriatra di fama internazionale». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorgio Zordan

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