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Chiampo

Alunni e docenti insieme chiudono i termosifoni a scuola: il risparmio alla popolazione ucraina

La scuola di formazione professionale “Fontana” di Chiampo ha deciso di testimoniare in modo concreto la vicinanza al popolo ucraino
La scuola di formazione professionale “Fontana” di Chiampo ha deciso di testimoniare in modo concreto la vicinanza al popolo ucraino
La scuola di formazione professionale “Fontana” di Chiampo ha deciso di testimoniare in modo concreto la vicinanza al popolo ucraino
La scuola di formazione professionale “Fontana” di Chiampo ha deciso di testimoniare in modo concreto la vicinanza al popolo ucraino

La scuola spegne il riscaldamento e converte la cifra risparmiata in aiuti economici alle popolazioni dell’Ucraina. L’originale iniziativa di solidarietà è degli studenti della scuola di formazione professionale “Giovanni Fontana” di Chiampo, che hanno deciso di rimanere in aula senza termosifoni a partire da domani. Succederà una volta alla settimana per la durata di un mese. 
L’equivalente della somma risparmiata, stimabile sui 350/400 euro totali, andrà devoluta ad un’associazione attiva negli aiuti alle popolazioni colpite dalla guerra. L’idea è nata dagli studenti, coordinati dai docenti, che si sono confrontati sulle azioni concrete da intraprendere per manifestare la propria solidarietà e per dire no alla guerra. Il risparmio di gas per il riscaldamento, inoltre, pone il tema dell’approvvigionamento energetico, quanto mai attuale proprio in conseguenza al conflitto. 

È stata così stabilita l’attuazione di alcune iniziative come presa di coscienza ed aiuto concreto. I docenti hanno affrontato l’argomento di attualità sensibilizzando gli allievi, quindi ogni classe dei corsi di meccanica e pelletteria (dal primo al quarto anno) ha svolto delle assemblee avanzando alcune proposte. Dalla sintesi delle varie idee sono emerse tre iniziative: una raccolta di beni di prima necessità, la creazione di cartelloni con le riflessioni degli allievi, e la sospensione dell’erogazione del riscaldamento nella sede scolastica un giorno alla settimana, per un periodo complessivo di quattro settimane. 

L’equivalente della somma risparmiata in termini di fornitura del gas sarà devoluto ad un’associazione attiva negli aiuti. L’erogazione del riscaldamento sarà sospesa ogni venerdì fino all’8 aprile compreso, ad iniziare da oggi, in tutti gli ambienti scolastici. «Gli studenti, sostenuti dai docenti, hanno dimostrato sensibilità con questa originale iniziativa che trova il mio pieno appoggio», spiega Roberto Peripoli, direttore generale della Fondazione Centro produttività Veneto che gestisce la scuola. Gli insegnanti: «L’iniziativa della sospensione del riscaldamento, oltre alla raccolta di generi di prima necessità e alle altre attività in classe, interpella sul vivo gli studenti. Con la scelta di vivere in prima persona un piccolo sacrificio, hanno dimostrato una grande vicinanza a chi sta soffrendo. È anche una presa di posizione sulla questione dell’approvvigionamento di materie prime energetiche. Infine, la mancata erogazione si traduce in un aiuto concreto in termini economici». 

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