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«Viti e mais, sarà un’ottima annata»

Per i coltivatori, il 2018 sarà un’ottima annata per la qualità dell’uva
Per i coltivatori, il 2018 sarà un’ottima annata per la qualità dell’uva
Per i coltivatori, il 2018 sarà un’ottima annata per la qualità dell’uva
Per i coltivatori, il 2018 sarà un’ottima annata per la qualità dell’uva

Un’ottima annata. Si può utilizzare il titolo di un noto film per descrivere i risultati dei raccolti stagionali previsti nel Basso Vicentino per la seconda metà del 2018. Dal mais alla vite, fino ai prodotti ortofrutticoli, secondo Coldiretti i prodotti in raccolta nei prossimi mesi saranno contraddistinti da qualità e quantità superiori rispetto all’anno scorso. Merito delle condizioni climatiche e meteorologiche, decisamente più favorevoli rispetto a quelle del 2017. IL CLIMA. La siccità, per fortuna, è solo un ricordo e la grandine, a parte alcune piccole aree, ha risparmiato le colture. Grazie a questi due aspetti gli agricoltori della parte meridionale della provincia hanno potuto tirare un sospiro di sollievo: i loro sforzi, quest’anno, saranno ripagati da ottimi raccolti sotto tutti i punti di vista. «Sul fronte della viticoltura, avremo un buon prodotto, sia dal punto di vista della quantità che da quello della qualità - sottolinea il presidente di Coldiretti Vicenza Martino Cerantola -. Il tempo è stato quello ideale, a parte alcune aree dove è caduta la grandine: nella zona di Almisano di Lonigo, ad esempio, si è avuta una perdita del 15 per cento del raccolto. In ogni caso, sicuramente l’annata sarà migliore rispetto al 2017, abbiamo fatto anche meno irrigazione, c’è stato un minor dispendio di energia». Buone notizie anche sul fronte delle coltivazioni di mais, per le quali proprio in questi giorni è iniziata la raccolta. Le piogge hanno scongiurato il pericolo siccità, rivelandosi un vero toccasana per queste colture. Per il 2018 è così previsto un prodotto migliore rispetto all’anno scorso. Ottimi risultati anche per l’orticoltura. La stagione prevede la raccolta di patate, radicchio, pomodori, ortaggi che hanno potuto dare il meglio, in questa seconda metà dell’anno, anche in questo favoriti dalla ricchezza di precipitazioni. Sorridono, dunque, sia le aziende che producono diversi tipi di ortaggio, sia le imprese specializzate in un singolo prodotto. CLIMA FAVOREVOLE. A differenza dell’anno scorso, il 2018 è stato clemente con l’agricoltura del Basso Vicentino, rivelandosi anzi un anno dalle caratteristiche più che favorevoli, soprattutto per alcune tipologie di coltura. In questi giorni, gli sbalzi termici tra notti fresche e giornate calde e ventilate hanno aiutato lo sviluppo dell’uva. Nelle scorse settimane, l’alternanza tra pioggia e sole ha favorito il settore primario, che potrà così contare su raccolti dalla qualità e dai quantitativi più favorevoli. I coltivatori non appaiono preoccupati neanche per un altro grande problema del Basso Vicentino, quello legato ai pfas nell’acqua. «Le analisi dell’Istituto superiore di sanità, eseguite attraverso la Regione, hanno dato esito negativo - sottolinea Cerantola -. Nei prodotti, non sono stati trovati i pfas. In prospettiva, però, la questione, soprattutto per l’irrigazione, deve essere risolta». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo Carollo

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