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Lonigo

Vende vetture su Internet: arrestato in casa con 10 chili di cocaina

di Diego Neri
Cocaina sequestrata nel corso di un’indagine compiuta dalla Guardia di finanza (Foto Archivio)
Cocaina sequestrata nel corso di un’indagine compiuta dalla Guardia di finanza (Foto Archivio)
Cocaina sequestrata nel corso di un’indagine compiuta dalla Guardia di finanza (Foto Archivio)
Cocaina sequestrata nel corso di un’indagine compiuta dalla Guardia di finanza (Foto Archivio)

Prima il controllo mentre guidava, in autostrada: e lì erano spuntati, dall’abitacolo, 24 mila euro in contanti, che non era ben riuscito a giustificare. Poi il blitz a casa, dove nascondeva qualcosa come 10 chilogrammi di cocaina. La guardia di finanza di Verona e Padova, in un blitz congiunto, ha arrestato l’altra sera Jorlando Lamaj, 37 anni, cittadino albanese residente a Lonigo. Ieri il giudice Antonella Crea, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Gianni Pipeschi, ha convalidato le manette ed ha disposto che l’indagato rimanga in carcere. Lamaj, assistito dall’avv. Stefania Pattarello, ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Parlerà semmai in un secondo momento, davanti al magistrato. 

Sui dettagli dell’indagine gli inquirenti sono quanto mai abbottonati. Lamaj, incensurato, regolare da anni in Italia, è un libero professionista con partita Iva e si occupa da tempo del commercio di veicoli attraverso internet, con contatti in diverse province del Veneto. È stato fermato, in quello che è parso come un normale controllo, da una pattuglia della guardia di finanza di Verona mentre viaggiava con la sua vettura lungo l’autostrada A4, fra le due province. I militari hanno verificato i documenti e quindi dato un’occhiata all’interno dell’abitacolo, dove hanno trovato una busta con il danaro in contanti. Potrebbe essere il prezzo di una cessione, ma l’albanese non avrebbe fornito dettagli molto convincenti alle fiamme gialle, tanto che hanno deciso di compiere una perquisizione a casa sua.

In via Macello a Lonigo si sono presentati i detective padovani, che hanno passato al setaccio ogni stanza dell’abitazione, nella quale era nascosto lo stupefacente, suddiviso in diversi involucri. Si tratterebbe di cocaina di buona qualità, che doveva essere ancora divisa in dosi prima di finire sul mercato. A quel punto sono scattate le manette, e a Lamaj è stato sequestrato il telefonino, per comprendere quali siano stati i suoi ultimi contatti. Era da tempo che nel Vicentino - da anni ormai diventato “magazzino” di diversi gruppi criminali - non veniva sequestrata una quantità così ingente di “neve”, che probabilmente sarebbe stata destinata al mercato locale, o comunque regionale, anche per lo sballo delle prossime feste.

L’ipotesi investigativa è che il libero professionista faccia parte di un’organizzazione criminale di livello (far arrivare, movimentare e poi rivendere 10 chili di cocaina, che sul mercato hanno un valore molto ingente, non è affare illecito alla portata di chiunque), di cui potrebbe essere stato un corriere; oppure potrebbe semplicemente aver messo a disposizione la sua abitazione per la banda, in attesa di consegnare la droga a qualcun altro prima che finisse sul mercato. Decisiva, in questo senso, sarà l’eventuale collaborazione con gli inquirenti da parte dell’indagato, che rischia molti anni di galera. 

 

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