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Va a trovare il figlio, muore travolta dall’auto

Il parabrezza sfondato dell’auto che ha investito la donna.  BUSATOIl luogo dell’incidente lungo la Riviera Berica.  BUSATO
Il parabrezza sfondato dell’auto che ha investito la donna. BUSATOIl luogo dell’incidente lungo la Riviera Berica. BUSATO
Il parabrezza sfondato dell’auto che ha investito la donna.  BUSATOIl luogo dell’incidente lungo la Riviera Berica.  BUSATO
Il parabrezza sfondato dell’auto che ha investito la donna. BUSATOIl luogo dell’incidente lungo la Riviera Berica. BUSATO

Stava attraversando la strada per andare a trovare il figlio a casa sua, ma a quella porta non ha mai bussato. Un’auto l’ha travolta e uccisa lungo il rettilineo che separa il parcheggio dall’abitazione e per la sfortunata madre non c’è stato nulla da fare. Troppo violento l’urto del veicolo, troppo gravi i traumi riportati, vani i tentativi di soccorso nei quali si è prodigato il personale del Suem. La donna è morta in ambulanza durante un disperato tentativo di rianimazione sul tragitto verso l’ospedale. I PROTAGONISTI. La tragedia che si è portata via la vita di Fatima El Karboubi, la donna di 66 anni di origine marocchina e residente in via Umberto I ad Agugliaro, si è consumata ieri sera intorno alle 19 lungo la provinciale Riviera Berica. L’impatto tra l’auto, un’Opel Astra di proprietà di un uomo di 50 anni, M.G., residente a Noventa Vicentina (sono state rese note soltanto le iniziali), e la donna è avvenuto all’altezza della zona artigianale, non lontano dall’intersezione della Riviera Berica con via del Progresso. L’INCIDENTE. Quello è un tratto rettilineo e la vettura, da quanto emerso dai rilievi delle forze dell’ordine, stava viaggiando da Vicenza in direzione sud. L’esatta dinamica dell’incidente è al vaglio dei carabinieri della stazione di Noventa. Stando a una prima ricostruzione, la vittima era stata accompagnata in auto da un familiare e fatta scendere all’altezza del parcheggio della zona artigianale, per andare a trovare il figlio. L’abitazione di quest’ultimo sorge in via Bergoncino, sul lato opposto della strada rispetto all’area di sosta. Ma quell’attraversamento, un percorso che probabilmente aveva compiuto diverse altre volte, le è stato fatale, forse anche a causa dell’oscurità. Quel tratto di strada è piuttosto buio, anche se poco lontano c’è il lampione del parcheggio. L’automobilista non ha fatto in tempo a fermare il veicolo, ha centrato il pedone che è finito sul parabrezza. All’arrivo dei carabinieri il mezzo era fermo alcuni mezzi oltre il punto dell’impatto. Subito dopo l’incidente, è scattato l’allarme al 118. La centrale operativa ha subito attivato un’ambulanza, il cui intervento tuttavia è risultato vano: il personale sanitario ha cercato di rianimare la donna, senza successo. Sconvolto il conducente dell’auto, rimasto per ore sul luogo della disgrazia. L’INDAGINE. Ora le circostanze che hanno portato all’incidente sono al vaglio dei carabinieri di Noventa che sono intervenuti sul luogo dell’incidente insieme con una pattuglia della polizia locale. Tocca a loro ricostruire gli ultimi istanti prima del dramma, cercando di capire tra le altre cose a quale velocità procedeva il veicolo e quali esatte manovre abbiano compiuto il conducente dell’auto e la vittima. Le forze dell’ordine hanno subito informato dell’accaduto il pubblico ministero che ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di omicidio stradale. Il conducente dell’auto sarà sottoposto, come previsto in casi come questo, all’esame tossicologico. I rilievi dell’incidente si sono protratti fino a tarda serata. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Felice Busato

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