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Test sui Pfas, il 40% dei cittadini ha valori alterati

I dati resi noti nel corso del convegno organizzato a Noventa
I dati resi noti nel corso del convegno organizzato a Noventa
I dati resi noti nel corso del convegno organizzato a Noventa
I dati resi noti nel corso del convegno organizzato a Noventa

Per un paio d’ore il pubblico, con nelle prime file della platea gli amministratori locali mentre la galleria era prevalentemente occupata dalle tante associazioni “no pfas” del territorio, ha seguito in religioso silenzio, ascoltando quanto i relatori avevano da dire. Solo nell’ultima parte, quella dedicata alle domande da parte dei presenti, l’ambiente in galleria s’è riscaldato («non c’è stata informazione tempestiva», «avete dimostrato che l’acqua è potabile ma non sicura», «i valori di pfas fissati sono ancora alti», questo il tenore delle domande) senza comunque trascendere in gazzarra ma restando sempre nei binari di un confronto civile.

Seguitissimo (Teatro Modernissimo esaurito con gente in piedi) l’incontro pubblico sul tema pfas organizzato dal Comune di Noventa in collaborazione con il Coordinamento dei Comuni (in tuto 12) sorto proprio per affrontare unitariamente la questione Pfas. Dopo l’apertura della serata da parte del sindaco Marcello Spigolon, a prendere la parola è stato il d.g. dell’Ulss 8 che ha illustrato il piano di sorveglianza sanitaria messo in atto dall’azienda sanitaria vicentina che prevede (la popolazione interessata è di circa 85 mila unità, con età maggiore dei 13 anni ed inferiore ai 65) tre livelli di screening. Questi i numeri dati da Giovanni Pavesi: dei 5 mila invitati all’ambulatorio di Lonigo per il prelievo ha risposto il 70 %, e di questi circa il 40 % ha evidenziato valori alterati. All’ambulatorio di Noventa sono stati il 68 % (hanno risposto alla chiamata in 1.389). Rimanendo in tema Giampaolo Stopazzolo, dirigente del Distretto Ovest, ha aggiunto che le visite attese di secondo livello riguarderanno dalle 7 alle 9 mila persone all’anno. Dei 3.680 soggetti sottopostisi a prelievo, sono risultati con valori alterati 1.030 a Lonigo e 371 a Noventa. Il più alto livello medio di Pfoa rilevato ha riguardato Agugliaro (74,9 ng/gr) seguito da Lonigo (71,4), Montagnana (71,3), Alonte (69,9), Pojana Maggiore (67,15) contro una media di 53,25. Il maggior numero di persone con Pfos elevati (maggiore di 14,79 ng/gr) è stato registrato a Sarego (114), seguito da Lonigo (49) e Pojana (31). Sandri Benassi, dirigente regionale, ha detto che dopo il sì di Cipe e Corte dei Conti al finanziamento da 80 milioni per portare acqua da zone non contaminate è in attesa che il Ministero dello sviluppo economico traduca il tutto in un capitolo dedicato per poter disporre della somma.

Giorgio Zordan

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