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Stadio, si cambia Più spogliatoi e meno tribune

La gradinata dello stadio Mancassola, dove sono previsti  lavori imponenti. ZONIN
La gradinata dello stadio Mancassola, dove sono previsti lavori imponenti. ZONIN
La gradinata dello stadio Mancassola, dove sono previsti  lavori imponenti. ZONIN
La gradinata dello stadio Mancassola, dove sono previsti lavori imponenti. ZONIN

Grandi modifiche in vista per lo stadio di calcio Mancassola. Il progetto è stato illustrato nel corso di un incontro introdotto dal sindaco e affidato per le descrizioni tecniche all’architetto Giorgio Casella e all’ingegnere Massimo Di Girolamo. La parte di impianto interessata dall’intervento è la gradinata con i sottostanti spogliatoi e locali di servizio. Si tratta di un manufatto vecchio di oltre quarant’anni che porta molto male la sua età e presenta notevoli lacune sia di struttura che di funzionalità. Inoltre, le dimensioni della gradinata, che si estende per tutto il lato lungo del campo, sono decisamente sproporzionate rispetto all’afflusso di spettatori, di solito presenti alle partite in poco più di un centinaio. Per mettere a norma lo stabile sono necessari importanti lavori di consolidamento anti sismico, ai quali occorre aggiungere la posa in opera di una nuova guaina di impermeabilizzazione per la gradinata. Nei locali interni si prevede di demolire completamente l’esistente e di riedificare distribuendo in modo più adeguato i diversi locali. Gli spogliatoi passeranno da due a quattro, ognuno con sei posti doccia, e l’ingresso in campo per le squadre sarà isolato e protetto dal pubblico, come pure quello riservato all’arbitro, per il quale è prevista una stanza più spaziosa rispetto all’esistente. Infermeria, zona caldaia, uffici, magazzino e aree di disbrigo completano la dotazione dello stabile. Non è in progetto la copertura della gradinata, auspicata da tempo dai tifosi, ma considerata troppo onerosa da realizzare. A proposito di soldi, il costo dell’operazione è piuttosto sostanzioso: si parla di un milione e 400 mila euro, 300 mila dei quali a carico della ditta Illepelli spa come perequazione edilizia, il resto ottenuto a tasso agevolato dal Credito sportivo del Coni. Alla domanda formulata dai presenti se, vista l’entità della spesa, non fosse più opportuno demolire completamente la gradinata e realizzare un nuovo edificio di dimensioni ridotte, l’architetto ha risposto che la costruzione è tutto sommato in buone condizioni e che quindi vale la pena conservarla, anche perché le spese di demolizione e riedificazione comporterebbero un costo complessivo superiore a quanto stanziato. I genitori dei ragazzi iscritti al Calcio Lonigo, presenti in forze all’incontro, hanno chiesto quale incidenza avrà l’esecuzione dei lavori – la cui durata è prevista in oltre un anno – sullo svolgimento dell’attività agonistica. L’emergenza verrà superata chiedendo ospitalità agli impianti presenti nelle frazioni o ricorrendo al campo di calcio del patronato, per l’uso del quale sono in corso delle trattative con la parrocchia. Il sindaco ha prospettato una soluzione alternativa che prevede di intervenire sul prato interno alla pista di speedway di Santa Marina, impianto confinante con il Mancassola, nel quale l’attività motoristica è attualmente sospesa. Qui si potrebbe realizzare in poco tempo un campo da gioco di 100 metri per 60, al quale aggiungere un campetto per l’allenamento ricavato dietro una delle porte. Un intervento senza dubbio di minore impatto rispetto agli 840 mila euro previsti per mettere completamente a norma la pista da speedway. A questo proposito il sindaco ha ribadito l’intenzione di indire un referendum per chiedere ai cittadini quale utilizzo assegnare all’impianto di Santa Marina: se proseguire con lo speedway o trovare una destinazione di tipo diverso, coinvolgendo altri sport. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lino Zonin

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