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Si è spento per sempre il sorriso di Camilla

Una bella foto di Camilla Maso, morta a 19 anni per un incidenteIl furgoncino condotto dalla giovane finito contro un platano
Una bella foto di Camilla Maso, morta a 19 anni per un incidenteIl furgoncino condotto dalla giovane finito contro un platano
Una bella foto di Camilla Maso, morta a 19 anni per un incidenteIl furgoncino condotto dalla giovane finito contro un platano
Una bella foto di Camilla Maso, morta a 19 anni per un incidenteIl furgoncino condotto dalla giovane finito contro un platano

Camilla Maso non ce l’ha fatta: la diciannovenne studentessa universitaria pojanese è deceduta martedì mattina nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Padova dov’era stata ricoverata nella notte tra il 23 e il 24 novembre scorsi in condizioni gravissime dopo essere uscita di strada alla guida di un furgoncino Fort Transit in via Saoncella, sulla provinciale 90 “dell’Argine Padovano” che collega Pressana con Montagnana. Strada tristemente famosa per i diversi incidenti mortali che l’hanno segnata. La studentessa attorno alla mezzanotte, dopo aver concluso il turno di lavoro come cameriera in un ristorante pizzeria della zona, forse a causa del fondo viscido della strada per la fitta pioggia che stava cadendo, ha perso il controllo del mezzo sbattendo contro un platano . Un impatto terribile nel quale ha riportato un trauma cranico devastante che purtroppo non ha lasciato speranze per un suo recupero nonostante le cure prestatale dai medici. Una situazione che con il passare dei giorni si è trasformata in una straziante attesa per i familiari. Giorni infiniti e dolorosi durante i quali si erano stretti nel dolore e nella preghiera anche amici e conoscenti, uniti nella speranza che la giovane potesse restare in vita. Attiva da diversi anni nel gruppo scout Campiglia 1, Camilla dopo aver concluso un anno fa il liceo scientifico “Jacopo da Montagnana” di Montagnana aveva trascorso una coinvolgente esperienza lavorativa di un anno in alcune città dell’Australia iscrivendosi al ritorno alla facoltà di matematica di Padova. La ragazza lascia i genitori Francesco e Antonella, i fratelli maggiori Claudia, Filippo, Riccardo e Margherita chiusisi nel loro immenso dolore accanto al fidanzato Federico. «È stato un incidente dalla dinamica incomprensibile perché mia sorella era prudente al volante, ma quella strada è altamente pericolosa vista la presenza di numerosi platani. Basterebbe collocarvi un guard-rail per salvare tante vite» riesce solo a dire tra lo sconforto e la rabbia il fratello Filippo trasferitosi a 18 anni a Torino. Grandi l’incredulità e il dolore nell’apprendere la tragica notizia nel gruppo scout 1 di Campiglia di cui Camilla era un’appassionata componente da cinque anni e dove stava completando il percorso per diventare capo. «L’avevamo salutata per l’ultima volta un anno fa prima della sua partenza per l’Australia, una ragazza solare dal contagioso entusiasmo, amante dell’avventura e dell’aria aperta, è davvero incredibile averla persa per di più in questo modo» commenta affranta una componente del gruppo scout. Una tragedia che richiama alla memoria quella di nove anni fa in cui un’altra diciannovenne studentessa pojanese, Ilaria Birro, perse la vita in un incidente stradale a Lonigo mentre stava ritornando a casa dopo la mattinata di lezioni all’Università di Verona. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Felice Busato

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