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Ruba due escavatori Scatta la condanna a un anno con multa

L’ingresso del tribunale
L’ingresso del tribunale
L’ingresso del tribunale
L’ingresso del tribunale

Già in carcere nell’ambito del processo “Aemilia” legato alle infiltrazioni della ’ndrangheta al nord, Francesco Frontera, 44 anni, calabrese ma residente a Lonigo, l’altro giorno è stato condannato a un anno e tre mesi di reclusione e 300 euro di multa per il furto di due escavatori di proprietà della società “Ilesa spa” di Sossano. Frontera, difeso dall’avvocato Lorenzo Manfro, dovrà versare anche una provvisionale (somma immediatamente esigibile) di 4 mila euro. Il 44enne era finito a processo assieme a Giovanni Niero, 51 anni, residente a Salzano (in provincia di Venezia) e difeso dall’avvocato Gianluca Garbin. Anche lui era infatti accusato del furto delle due macchine per la movimentazione del terreno (una Hyunday e una Fiat Hitachi). Niero, al termine del dibattimento, è stato però assolto per non aver commesso il fatto. L’episodio per cui è stato condannato Frontera è avvenuto a Sossano il 20 gennaio di quattro anni fa. In cella a seguito della sentenza pronunciata nel processo “Aemilia”, il 44enne, nel dibattimento aperto in seguito all’Operazione Valpolicella che paventava la presenza di una ’ndrina anche nel Veronese, è stato condannato a ulteriori tre anni di reclusione per evasione fiscale. Frontera era stato arrestato il 13 febbario 2017 dalla Dia. Gli inquirenti avevano fatto scattare il blitz dopo essere venuti a capo di un giro di fatture false che aveva come centrale di smistamento la società “Edil sistem srl” di Frontera. L’altro giorno la nuova sentenza e la condanna a un anno e tre mesi per il furto degli escavatori. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

M.B.

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