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Razzia di rame e danni al cimitero

Un’altra tomba profanata dalla quale sono stati rubati i vasi. ZONIN
Un’altra tomba profanata dalla quale sono stati rubati i vasi. ZONIN
Un’altra tomba profanata dalla quale sono stati rubati i vasi. ZONIN
Un’altra tomba profanata dalla quale sono stati rubati i vasi. ZONIN

Ancora un cimitero devastato dai vandali. Stavolta lo sfregio è toccato al camposanto di Monticello di Lonigo, un luogo di culto che accoglie le spoglie degli abitanti della frazione, costruito ai margini di una valletta collinare. Nella notte tra domenica e lunedì, i profanatori sono facilmente penetrati nel cimitero forzando il portone d’entrata e si sono accaniti contro alcune tombe nel tentativo – riuscito – di asportare gli oggetti in rame e in bronzo che ornavano i sepolcri. In alcuni casi, quando le suppellettili sono risultate essere saldamente ancorate ai supporti, non hanno esitato a demolire le lastre di marmo pur di portare a compimento la loro sacrilega impresa. Lo spettacolo che si offerto agli occhi di chi è entrato nel cimitero nella mattinata di lunedì per dare un saluto ai propri cari defunti era davvero desolante: tutti gli oggetti di un minimo valore sono stati staccati dalle lapidi forzando senza alcun riguardo i sostegni ai quali erano ancorati. Delle profonde impronte presenti sul ghiaino testimoniavano lo sforzo fatto dai ladri per trascinare la refurtiva verso l’uscita. Particolarmente danneggiata la tomba della famiglia di Orfeo Granziero, adornata da due statue in bronzo, per asportare le quali i vandali non hanno esitato a infrangere a colpi di mazza la lastra di marmo che copre la fossa. Orfeo Granziero è una delle persone più note della frazione di Monticello e siede in Consiglio comunale come esponente di esponente di maggioranza. È lui che organizza la “Festa dei piselli”, svoltasi di fronte alla sua abitazione proprio lo scorso fine settimana. Probabilmente l’azione sacrilega non è da collegare all’incarico istituzionale di Granziero e la rottura della lastra di marmo che copre la tomba di famiglia è dovuta unicamente alla foga con cui i vandali hanno staccato le statue di bronzo, tenacemente fissate ai supporti. Il sindaco Luca Restello si è recato al cimitero di Monticello per rendersi conto personalmente dello scempio. Questo il suo commento: «Sono incredulo e dispiaciuto nel constatare la ferocia di questi malviventi che per soddisfare i loro squallidi intenti materiali non esitano a devastare un luogo sacro alla memoria dei defunti. Esprimo la mia solidarietà a Orfeo Granziero, alle famiglie colpite e a tutta la comunità di Monticello». Il furto al cimitero di Monticello è l’ultimo di una serie di imprese criminali di questo genere recentemente compiute in provincia. Solo qualche settimana la stessa disavventura era capitata ai cimiteri delle vicine località di Sarego e Meledo. Le modalità di azione dei ladri fanno presumere che si tratti della medesima banda di tombaroli che finora è riuscita a sfuggire alle serrate indagini che gli inquirenti stanno compiendo da tempo per individuarli. Non è escluso che in zona ci siano telecamere che hanno ripreso le incursioni. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lino Zonin

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