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Rapirono i loro bimbi Condannate due madri

Le due mamme si sono presentate davanti al giudice in tribunale
Le due mamme si sono presentate davanti al giudice in tribunale
Le due mamme si sono presentate davanti al giudice in tribunale
Le due mamme si sono presentate davanti al giudice in tribunale

Due storie distinte e drammatiche che si sono concluse in tribunale nello stesso giorno. Due madri accusate di aver sottratto i figli ai loro padri. La prima ha patteggiato 10 mesi di reclusione e 600 euro di multa, la seconda è stata condannata a un anno assieme al nuovo compagno che l’aveva aiutata. Entrambe dovranno inoltre risarcire l’altro genitore che si era costituito parte civile nel processo davanti al giudice. La prima vicenda era avvenuta a Zovencedo. S.E.C., 44 anni, originaria dell’Europa dell’est (citiamo le iniziali di tutti i genitori per non rendere riconoscibili i minorenni), aveva portato via il figlio ed era sparita nel nulla per giorni alla fine del 2016. In una circostanza aveva detto all’ex marito, R.F., di 46 anni, che si trovava a Gorizia in compagnia del nuovo fidanzato. L’imputata, difesa dall’avvocato Valentina Galvanin, doveva inoltre rispondere di aver diffamato l’uomo su Whatsapp, lesioni, violazione di domicilio e furto perché si era introdotta nella casa dell’ex per rubare un flacone di disgorgante liquido. In un’altra circostanza, avvenuta nel maggio dell’anno successivo, la donna si era inoltre impossessata del portafoglio dell’uomo e lo aveva morso al braccio e graffiato mentre lui se lo riprendeva. Oltre a patteggiare la pena, l’imputata è stata condannata a liquidare 600 euro all’ex marito che si era costituito parte civile. Pure quest’ultimo, difeso dall’avvocato Lara Franchini, era finito nello stesso procedimento giudiziario in tribunale con l’accusa di lesioni personali: la sua posizione è stata stralciata. La seconda storia si è invece verificata a Orgiano. I.M., 37 anni, pure lei originaria dell’est Europa, e il suo nuovo fidanzato Timis Danut, romeno di 24 anni, sono stati condannati a un anno e dovranno risarcire 200 euro a titolo di provvisionale al padre del bambino, G.S., rappresentato in aula dall’avvocato Lucio Zarantonello, oltre a 1.390 euro per la rifusione delle spese di costituzione di parte civile. Il risarcimento complessivo verrà invece stabilito dal giudice del tribunale civile. La sottrazione del minore risale al 9 maggio del 2017. Il piccolo, che all’epoca aveva 5 anni, era tornato a casa solo dopo una settimana. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

V.G.

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