<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Raid a scuola, via 25 pc Presa gang di ragazzini

Alcuni dei pc trovati dai carabinieri in casa di uno dei ragazzini L.Z
Alcuni dei pc trovati dai carabinieri in casa di uno dei ragazzini L.Z
Alcuni dei pc trovati dai carabinieri in casa di uno dei ragazzini L.Z
Alcuni dei pc trovati dai carabinieri in casa di uno dei ragazzini L.Z

È durato poco più di un mese, l’anonimato dei vandali che nei giorni immediatamente successivi alla fine dell’anno scolastico hanno compiuto furti e danneggiamenti ai danni di due plessi di competenza dell’Istituto comprensivo “Carlo Ridolfi”. I carabinieri della stazione di Lonigo sono convinti che i quattro ragazzi di età tra 15 e i 16 anni denunciati l’altro giorno alla Procura della Repubblica e al Tribunale per i minorenni di Venezia siano gli autori dei gesti incriminati. I giovani in questione sono di nazionalità marocchina, moldava e italiana. Le lezioni erano finite da un paio di giorni quando il 12 giugno scorso il personale in servizio alla scuola elementare “Francesco Orazio Scortegagna” di viale della Vittoria ha rilevato dei segni di scasso sulle finestre del retro che danno verso l’argine del fiume Guà. La presenza di scritte ingiuriose tracciate con la vernice sulle pareti di alcune aule ha confermato il passaggio di una banda di vandali. Dal successivo controllo effettuato in segreteria è risultato inoltre che gli incursori notturni avevano asportato cinque computer portatili del valore stimato di 2 mila euro. Meno remunerativo, ma altrettanto grave, il colpo eseguito appena 24 ore dopo nel medesimo plesso con imbrattamento di altri muri, sottrazione di materiale di cancelleria e delle monete contenute nei distributori automatici. Nell’ultimo fine settimana di giugno, terzo colpo, stavolta alla sede della scuola primaria San Giovanni Bosco nella frazione di Madonna di Lonigo. In questo caso il bottino è stato più consistente con sottrazione di 20 personal computer, cinque cuffie stereo e un video proiettore, per un valore complessivo di circa 10 mila euro. Le indagini dei carabinieri sono culminate nella mattinata di martedì in una serie di perquisizioni compiute nelle abitazioni dei sospettati. In una sono stati rinvenuti 16 pc, il videoproiettore, le cuffie e il materiale di cancelleria sottratti. Sarà ora l’autorità giudiziaria a stabilire i provvedimenti da adottare nei confronti della baby gang csollecitamente sgominata. L’operazione compiuta dai carabinieri arriva a pochi giorni di distanza dall’incontro avuto dal sindaco Luca Restello con la Commissione parlamentare antimafia, nel corso del quale Restello aveva manifestato la sua preoccupazione in riferimento anche agli episodi di cui sopra. «Mi compiaccio con l’Arma per questo ottimo risultato – commenta il sindaco –. Rimane lo sconcerto nel dover prendere atto di come dei ragazzi così giovani si dimostrino privi di ogni senso di responsabilità nei confronti dello studio e del vivere civile, per abbandonarsi a degli sfoghi intollerabili. È più che legittimo supporre che questi elementi possano facilmente confluire in aggregazioni criminali più organizzate e più pericolose. A Lonigo paghiamo il prezzo di un’errata gestione del fenomeno immigratorio attuata per anni dai miei predecessori. Dovremo lavorare duramente, assieme alle istituzioni e alle forze dell’ordine, per cercare di porre rimedio». Il dirigente scolastico del Ridolfi, Luca Saggioro, raggiunto al telefono, riferisce di non avere commenti da fare. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lino Zonin

Suggerimenti