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Protezione civile Ana fa base nei Berici

  La base della colonna mobile Ana a Motta di Livenza: ora tutti i mezzi sosteranno a Campiglia
La base della colonna mobile Ana a Motta di Livenza: ora tutti i mezzi sosteranno a Campiglia
  La base della colonna mobile Ana a Motta di Livenza: ora tutti i mezzi sosteranno a Campiglia
La base della colonna mobile Ana a Motta di Livenza: ora tutti i mezzi sosteranno a Campiglia

Container, muletti, automezzi e tutta l’attrezzatura necessaria ad allestire un campo-base. Le dotazioni dell’Associazione nazionale alpini per gestire l’emergenza avranno, tra qualche mese, una nuova casa. È stato individuato a Campiglia dei Berici il deposito di materiale della colonna mobile nazionale della protezione civile dell’Ana, che farà del territorio vicentino il punto di riferimento nel nord est per gli interventi delle penne nere, in caso di terremoti, ricerche di persone, esondazioni, incendi o altre calamità, in Italia o all’estero. Una dislocazione di cui beneficerà anche la provincia berica che potrà avere a disposizione tutti i mezzi e le risorse che la protezione civile del nord est impiega per fronteggiare le emergenze. Sarà un capannone di 3.750 metri quadrati, al civico 4 di via Gregori, a ospitare il magazzino fino a questo momento collocato in un immobile di Motta di Livenza che dovrà essere liberato entro febbraio. «Al progetto di portare nel Vicentino il deposito della colonna mobile nazionale sto lavorando da sette anni, ma il percorso, che ha visto la collaborazione della Provincia e di “Futuram immobili per l’impresa”, è stato accelerato dall’urgenza di trovare un’alternativa a Motta di Livenza», spiega il presidente della sezione Ana di Vicenza, Luciano Cherobin, che ieri, a palazzo Nievo, ha dato l’annuncio accanto al presidente della Provincia, Francesco Rucco, e al consigliere provinciale delegato alla protezione civile, Massimiliano Dandrea. L’edificio, un’ex cartiera che ha chiuso i battenti un anno fa, è stato acquistato all’asta il 13 novembre dall’Associazione nazionale alpini per 820 mila euro (su base d’asta di 680 mila) e prima di diventare a tutti gli effetti operativo dovrà essere sottoposto ad alcuni interventi di adeguamento sismico e agli impianti, per una spesa di circa 250 mila euro. La sua posizione è ritenuta strategica perché l’immobile dista 500 metri dal casello dell’autostrada A31. «Questo trasferimento è un importante risultato perché permetterà alla provincia di Vicenza di avere una maggiore centralità, strategicità e rapidità nella realizzazione degli interventi», commenta Rucco, che rivela come «tra le ipotesi inizialmente vi fosse anche il Parco della Pace a Vicenza, poi scartato per i limiti di edificazione». Mentre Dandrea sottolinea il valore del «fare rete e sistema. Mi auguro che l’arrivo del magazzino nella nostra provincia possa essere di stimolo per una sempre più stretta collaborazione tra il volontariato di protezione civile». L’atto notarile per concludere l’acquisto è atteso per gennaio, poi cominceranno le operazioni di adeguamento. «Una volta concluse potremo essere operativi – conclude Cherobin -. Avere il deposito dei mezzi vicino significa risparmiare ore preziose in caso di emergenza. Se, come spesso accade, il disastro capita di notte, la colonna mobile nazionale della protezione civile dell’Ana può essere all’opera già dal mattino». Un centro nevralgico dotato di un mezzanino da adibire a sala riunioni e all’ufficio di Giancarlo Lorenzetti, che sarà nominato responsabile della sede. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Laura Pilastro

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