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Pensionato morì in casa di riposo In due a processo

L’incidente mortale si verificò all’esterno della casa di riposo Villa Serena a Lonigo. ARCHIVIOIl processo in tribunale comincerà il 12 dicembre
L’incidente mortale si verificò all’esterno della casa di riposo Villa Serena a Lonigo. ARCHIVIOIl processo in tribunale comincerà il 12 dicembre
L’incidente mortale si verificò all’esterno della casa di riposo Villa Serena a Lonigo. ARCHIVIOIl processo in tribunale comincerà il 12 dicembre
L’incidente mortale si verificò all’esterno della casa di riposo Villa Serena a Lonigo. ARCHIVIOIl processo in tribunale comincerà il 12 dicembre

Il 25 febbraio del 2016 Gianfranco Dalla Rosa, 71 anni, era uscito da solo dalla casa di riposo “Villa Serena” e aveva imboccato la rampa delle automobili, che aveva la sbarra alzata perché era rotta. La sedia a rotelle sulla quale sedeva aveva preso velocità lungo la discesa fino a quando, dopo aver urtato un tombino, il pensionato era stato sbalzato ed era caduto a terra. L’ospite Rosa aveva battuto la testa ed era poi deceduto in ospedale. Per quella disgrazia sono stati ieri rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio colposo l’ex presidente della struttura Renzo Giannini, 77 anni, e il direttore generale Nevio Slaviero, 55 anni, entrambi residenti a Lonigo. Secondo la ricostruzione del pubblico ministero Barbara De Munari, Dalla Rosa era ospite della casa di riposo dal 2012. Aveva subito una grave ischemia, che ne aveva limitato le capacità fisiche e cerebrali e che lo aveva costretto sulla sedia a rotelle. Non era dunque più autosufficiente, tant’è che una dei suoi cinque figli era stato nominato tutore legale. Il pensionato aveva una camera al primo piano. La sera dell’incidente, attorno alle 20, l’ospite disabile aveva lasciato la propria stanza. Era poi sceso al piano terra in ascensore, era uscito all’esterno attraverso la porta automatica ed era infine caduto. Dalla Rosa era stato soccorso dal personale della struttura che aveva dato l’allarme e i soccorritori del 118 lo avevano trasportato all’ospedale di Arzignano, dove era morto nella notte fra il 26 e il 27 febbraio. L’autopsia aveva poi riscontrato che il pensionato era morto per una emorragia cerebrale dovuta al trauma cranico. Secondo il pm, Giannini (che aveva lasciato la carica di presidente di Villa Serena dieci giorni prima dell’incidente) e Slaviero non avrebbero «approntato opportune cautele» per impedire l’uscita dalla struttura di ospiti non in grado di provvedere a loro stessi. La circostanza della sbarra che non funzionava aveva poi indirettamente favorito la disgrazia. Il processo in tribunale comincerà il 12 dicembre. «Sono posizioni di garanzia apicali, spero che il dibattimento farà emergere la correttezza del loro comportamento», afferma l’avvocato Alberto Pellizzari che difende gli imputati. I figli della vittima non si costituiranno parte civile. Come spiegato dal loro legale, l’avvocato Angelo Butera, «hanno ottenuto un risarcimento di 50 mila euro ciascuno ed è in corso una causa civile per il residuo». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Valentino Gonzato

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