<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Ok al piano che preserva il verde

Il sindaco Pretto
Il sindaco Pretto
Il sindaco Pretto
Il sindaco Pretto

Il consiglio comunale ha adottato la variante al piano di assetto territoriale intercomunale in adeguamento alla legge regionale relativa al contenimento al consumo di suolo e riqualificazione degli insediamenti. Tale normativa si propone di arrivare al 2050 con un consumo di suolo pari a zero e fino a tale data un piano di edificabilità regionale non superiore a 21.323 ettari. Il progetto è stato illustrato dall’arch. Alice Zanello dell’omonimo studio associato di Noventa Vicentina. «Si è trattato – ha spiegato la professionista – di verificare i dati di schedatura del 2017, quando i due comuni erano separati, e riprogrammare il piano di previsione, peraltro già concertato con l’organo regionale». In base alla variante nei prossimi 30 anni potranno essere destinati a nuove costruzioni 19,79 ettari, in particolare 6,92 ettari nel territorio di Mossano e 12,87 in quello di Barbarano. Rimangono esclusi interventi di edilizia in attività produttiva o agricola. «La nuova variante - ha detto il sindaco Pretto - conferma la volontà amministrativa di limitare il consumo del suolo e valorizzare il verde e le caratteristiche naturali». La variante è stata approvata con i voti della maggioranza. Astensione senza dibattito da parte del gruppo di minoranza della Lega. Nel corso dell’assemblea sono stati anche eletti i nuovi membri del comitato di gestione dell’asilo nido integrato “Primo Incontro”. I nominativi: Angela Carampin, Simone Noro e Alessia Marchioro rappresentanti dei genitori, Ilenia Tregnaghi per la cooperativa di gestione. È stata anche confermata, con la sola astensione del capogruppo di minoranza Carlo Pegoraro, l’adesione alla “Charta” dei comuni gemellati con la Fondazione della Città della Speranza, «Questa delibera – ha spiegato il sindaco – è un simbolo che deve impegnarci tutti nel sostenere la ricerca». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Emilio Garon

Suggerimenti