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Nuova rotatoria Dopo dodici mesi è ancora da finire

Un cantiere senza fine per i lavori di costruzione della rotatoria di via Circonvallazione.   L.Z.
Un cantiere senza fine per i lavori di costruzione della rotatoria di via Circonvallazione. L.Z.
Un cantiere senza fine per i lavori di costruzione della rotatoria di via Circonvallazione.   L.Z.
Un cantiere senza fine per i lavori di costruzione della rotatoria di via Circonvallazione. L.Z.

Fra qualche settimana il cantiere di via Circonvallazione compirà un anno. Dodici mesi per costruire un semplice rondò di 15 metri di diametro sono decisamente troppi, come fanno notare i residenti della zona e gli utenti dell’ospedale che si lamentano, gli uni per il disagio e il rumore, gli altri per il calo di posti macchina nel parcheggio. Il lavoro è nato sotto una cattiva stella suscitando fin da subito una serie di lamentale, sfociate in una raccolta firme per chiedere di non passare all’esecuzione del progetto. Le spese di realizzazione sono a carico della proprietà del vicino supermercato Galassia che così intende favorire l’accesso dei mezzi pesanti in via Sisana per il rifornimento merci. «Ho depositato in Comune 4.600 firme di cittadini contrari alla rotatoria, e la raccolta continua – spiega Giulia Bramezza, promotrice della contestazione. – Il dossier completo, incluse le risposte sprezzanti rivoltemi dal sindaco di Lonigo, è stato inviato in Prefettura e in Regione. So che il governatore Zaia ha preso a cuore la questione e ha telefonato a questo proposito al direttore generale dell’Ulss. A breve faremo insieme ai tecnici dell’Ulss e della Regione un sopralluogo al cantiere». Un primo ritardo nei lavori è stato causato dal fallimento di una ditta appaltatrice; poi, dopo che i problemi finanziari dell’impresa erano stati risolti da un intervento dei titolari del supermercato, ci si è messo il maltempo di maggio ma da allora i lavori sono proseguiti a singhiozzo. «Un giorno arriva una squadra di operai e sembra che qualcosa si muova – continua Bramezza -. Dopo un po’ spariscono tutti, arriva un operaio che lavora per un paio d’ore e poi niente per giorni interi. E intanto le macchine parcheggiano davanti a casa e mi impediscono di entrare in garage». Sulla questione intervengono anche le minoranze consiliari. «La confusione e il disagio causati in quel punto nevralgico della città dalle continue interruzioni del traffico e da una cronica mancanza di parcheggi sono evidenti a tutti, soprattutto agli utenti dell’ospedale – commenta Chiara Gianesin -. La protesta dei cittadini andava considerata con maggior rispetto e le loro proposte valutate con più attenzione». «Giusto il proposito di modificare un incrocio pericoloso, sbagliato il metodo con cui si è intervenuti – chiosa il collega Luca Lazzari -. Fin dall’insorgere della protesta popolare bisognava avere l’umiltà di ascoltare e prendere in considerazione soluzioni alternative. Inoltre, trattandosi di una perequazione, era meglio se il Comune avesse gestito in proprio le risorse per poter controllare efficacemente l’andamento dei lavori. Ormai si è imboccata questa strada, almeno finiamola in fretta». Questa la replica che giunge da villa Mugna: «Il consigliere Gianesin baratta la sicurezza della vita delle persone con quattro parcheggi, sollevando una necessità che non esiste, dato che nei pressi dell’ospedale, a due minuti a piedi, sono disponibili molti posti auto. Quanto alle osservazioni di Lazzari, si precisa che l’investimento non è frutto di perequazione ma di sponsorizzazione offerta dal privato. È un regalo la cui realizzazione non poteva essere gestita dall’ente pubblico. La rotatoria è in via di ultimazione e fra qualche settimana verrà aperta. Così sarà messo in sicurezza un punto nevralgico della viabilità, nel quale si sono registrati numerosi incidente, uno dei quali mortale». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lino Zonin

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