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Motori bollenti sullo speedway «Il sindaco lo vuole affossare»

Non accenna a placarsi la polemica sulla pista da speedway
Non accenna a placarsi la polemica sulla pista da speedway
Non accenna a placarsi la polemica sulla pista da speedway
Non accenna a placarsi la polemica sulla pista da speedway

La Federazione Motociclistica Italiana (Fmi) scende in campo contro il sindaco di Lonigo Luca Restello che, commentando le proteste sorte in città per il mancato impiego della pista di Santa Marina, ha affermato che “lo speedway è uno sport defunto”. «Riteniamo grave questa ultima dichiarazione del sindaco – si legge nella nota a firma del presidente Giovanni Copioli - soprattutto perché arriva dalla massima autorità comunale che dovrebbe tutelare i diritti di tutti i suoi cittadini, in particolare di quelli che si adoperano per la diffusione dello sport. Che lo speedway sia “uno sport defunto” non solo non corrisponde a verità, ma addirittura è vero il contrario come dimostrano la storia ed i risultati sportivi. Lonigo e il suo Moto Club - fondato nel 1947 e presieduto oggi da Alessandro Facchin – ha ospitato in oltre settant’anni più di un centinaio di manifestazioni internazionali e nazionali, conquistandosi di diritto una posizione di assoluta centralità per questa disciplina sportiva. Non solo, Lonigo grazie allo speedway è conosciuta a livello internazionale e ogni manifestazione ha sempre avuto un impatto economico più che positivo sullo stesso comune e sui territori limitrofi». Aggiunge il coordinatore del Comitato Speedway e Flat Track Fmi, Armando Castagna: «La chiusura della pista Lonigo è paragonabile a quello che per la velocità motoristica sarebbero la chiusura di piste come il Mugello o Misano. Lonigo era, e resta, uno dei punti cruciali per la nostra attività e trovo la dichiarazione del Sindaco Restello come l’ultima provocazione di un atteggiamento immotivato e di aperta ostilità verso un’attività che invece porta lustro e prestigio a Lonigo». «La chiusura dell’impianto di Lonigo – conclude Copioli - ci danneggia gravemente, ma nonostante questo lo speedway continua la sua attività grazie alla passione dei nostri tecnici e dei nostri giovani piloti. Auspichiamo si trovi quanto prima una soluzione che possa far tornare Lonigo uno dei riferimenti internazionali della specialità». Tra Comune e Moto club la diatriba sull’uso della pista di Santa Marina dura da oltre un anno e ha già prodotto uno strascico giudiziario. Il sindaco sostiene che l’impianto non è a norma per il mancato rinnovo delle autorizzazioni di sicurezza e che per sistemarla occorre quasi un milione di euro; gli appassionati di speedway negano questa interpretazione e assicurano che basterebbero pochi interventi per far tornare lo speedway a Lonigo. Il caso ha avuto un risvolto politico con un vivace scambio di accuse tra il sindaco e la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Elena Donazzan. Il portavoce del circolo leoniceno Piero Puschiavo chiede di abbassare i toni, annunciando che i vertici provinciali e regionali del partito hanno avviato delle trattative per giungere a una soluzione. «La tradizione dello speedway a Lonigo deve essere salvaguardata - conclude Puschiavo –. Accusare il moto club di negligenza lanciando cifre da capogiro e scaricando la questione nel solo tema economico non credo sia la risposta giusta per risolvere il problema». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lino Zonin

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