SOSSANO. In paese lo chiamano il saggio filosofo. Lui è Giulio Talma, 66 anni, meccanico di Sossano, due anni fa perse entrambe le gambe in un incidente in moto, amputate sino alla parte alta della coscia. Non morì dissanguato, come spesso succede e da allora si considera un fortunato. È tornato a lavorare in officina con il figlio Jerry, a giocare a carte con gli amici, ma soprattutto da un po' è tornato a camminare con le sue "gambe bioniche", grazie al centro protesi di Budrio, nel bolognese: «Non sono un eroe, sono soltanto ottimista, la vita è bella».