LONIGO. La questione sicurezza a Lonigo varca i confini comunali e si propone all’attenzione degli apparati di prevenzione e di lotta alla criminalità nazionali. La guardia è alzata sia sul fronte della criminalità comune e del disagio giovanile che su quello della criminalità organizzata: il timore è che il primo possa essere terreno di reclutamento per i tentacoli del secondo, viste le ramificazioni anche venete delle mafie, come emerse da varie inchieste recenti. Da qui la richiesta di «rinforzare l’organico della stazione dei carabinieri» leonicena. È questo il primo risultato ottenuto dall’intervento del sindaco di Lonigo Luca Restello a una delle audizioni promosse nella nostra regione dalla Commissione parlamentare antimafia. L’importante organismo governativo ha incontrato nel corso della missione in Veneto prefetti, magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine e amministratori locali allo scopo di approfondire le tematiche legate alle infiltrazioni mafiose nel territorio.