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Il caso

Lite social tra le fila di FdI. Formaggio a giudizio: «Ha diffamato Cioni»

Joe Formaggio va a giudizio per alcune frasi scritte su FacebooK, la piattaforma creata da Zuckerberg (Foto Ansa)
Joe Formaggio va a giudizio per alcune frasi scritte su FacebooK, la piattaforma creata da Zuckerberg (Foto Ansa)
Joe Formaggio va a giudizio per alcune frasi scritte su FacebooK, la piattaforma creata da Zuckerberg (Foto Ansa)
Joe Formaggio va a giudizio per alcune frasi scritte su FacebooK, la piattaforma creata da Zuckerberg (Foto Ansa)

C’eravamo tanto odiati. Una volta, perché adesso tra Joe Formaggio, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e il suo collega di partito Alex Cioni, consigliere comunale di Schio Città Capoluogo, è scoppiata la pace. Troppo tardi, tuttavia, per evitare per l’ex sindaco di Albettone il rinvio a giudizio per diffamazione. Ma per capire di cosa stiamo parlando occorre risalire al 29 maggio 2015 quando tra i due esponenti di FdI a quanto pare mica correva tanto buon sangue. Infatti, subito dopo le elezioni regionali, in cui Formaggio venne battuto da Sergio Berlato per un seggio nel parlamentino del Consiglio regionale; Cioni non sarebbe stato troppo signorile nel fargli notare la sconfitta patita. A quel punto Formaggio non solo non aveva offerto l’altra guancia, ma aveva deciso di rendere il suo pensiero nei confronti del collega Cioni pubblico tramite la sua pagina Facebook. In cui aveva scritto «il povero Alex Cioni ignorante e disoccupato è stato a fare lo schiavo in segreteria di Sergio Berlato perché altrimenti moriva di fame». Pensieri e parole che non sono passate inosservate tanto che Cioni aveva deciso di querelare Formaggio. E adesso dopo 7 anni, il conto di quella querela è arrivato, visto che il prossimo 21 aprile, davanti al giudice Russo si dovrebbe aprire il processo contro il consigliere regionale accusato di diffamazione. 

Ma è qui che arriva la pax nel frattempo siglata tra i due e che di fatto concluderà il procedimento con una sorta di nulla di fatto visto che Cioni annuncia di voler ritirare la querela nei confronti di Formaggio: «Mi sembrava opportuno chiudere la faccenda così - spiega - È passato un sacco di tempo, quasi mi ero dimenticato della faccenda. Anzi, credevo fosse stato tutto archiviato, invece qualche giorno fa mi è arrivata la notifica del tribunale. Comunque io non porto rancore. Quella volta però le parole di Joe mi avevano dato parecchio fastidio, era andato un po’ oltre e per questo avevo deciso di querelarlo. Adesso per me finisce qui».
Frasi che Formaggio accoglie sollevato, visto che si trova ancora ai servizi sociali per una precedente condanna. «Con Alex presto andremo a cena insieme e faremo delle belle chiacchierate politiche. Mi fa piacere abbia deciso di ritirare la querela anche perché credo sia inutile andare a intasare i tribunali con cause che si possono tranquillamente risolvere con un po’ di buon senso».

Poi Formaggio, che di denunce per diffamazione negli anni ne ha collezionate più di una, conclude: «Io invece non ho mai querelato nessuno perché ho deciso di fare mia una massima di Andreotti che diceva di non querelare mai perché aveva tanto senso dell’umorismo. Come ho io».

 

Matteo Bernardini

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