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Lonigo

Lite infinita con la sua ex. Poi pubblica le foto osè

La loro relazione era stata tutto sommato lunga, ma ancora più lunghi sono le conseguenze e gli strascichi. Dopo la storia d’amore fra due giovani, la burrascosa separazione ha portato ad una lunga serie di denunce e controdenunce e di processi. Ora un giovane ne rischia un altro, per un reato grave come il revenge porn. La procura, con il pubblico ministero Parisi, si appresta infatti a chiudere le indagini a carico di A. C., 31 anni, oggi residente a Cologna Veneta, nel Veronese. L’indagato avrebbe pubblicato su un sito internet delle fotografie osè della sua ex, di 28 anni, di Lonigo, che risalgono ad alcuni anni fa. Il giovane (di cui pubblichiamo le iniziali perché altrimenti lei sarebbe riconoscibile) avrebbe postato quelle immagini nel corso dei primi mesi del 2020, ma la presunta vittima se ne sarebbe accorta solamente qualche tempo dopo, chiedendo al sito la rimozione, ottenuta dopo qualche mese e dopo diversi appelli.
La vicenda è articolata. I due giovani avevano convissuto per quattro anni, dal 2012 al 2016, e quindi avevano deciso di dividere le loro strade. Lei ha poi lamentato tutta una serie di comportamenti da codice penale da parte dell’ex, finito anche a processo per atti persecutori, perché l’avrebbe tormentata. Ma alcune denunce sono state archiviate, e lui l’aveva querelata per calunnia e per diffamazione, per alcuni post velenosi sul suo profilo Facebook.
Anche il caso delle foto intime è singolare. Gli scatti sarebbero stati realizzati con il consenso della vicentina nel corso del 2015, e A. C. li avrebbe conservati nel suo telefonino. Poi, un anno e mezzo fa, avrebbe deciso di diffonderli attraverso la rete; almeno è quanto viene oggi contestato. In quelle immagini, però, la giovane non si vede in volto e anche se vi sono una serie di informazioni (il titolo dell’album con il suo nome e l’indicazione “di Vicenza”, un segno distintivo, un quadro appeso in casa che si vede sullo sfondo) che la renderebbero identificabile, per l’indagato non lo sarebbe per nulla. La giovane, nella sua denuncia presentata in caserma, aveva però riferito di aver scoperto quel sito e quelle immagini grazie ad un conoscente che l’aveva contattata dopo averla riconosciuta, indicandole il sito e il post di riferimento (che rimanda direttamente, fra l’altro, alle “ex fidanzate”). 
Per la procura, il comportamento del veronese - che durante la convivenza aveva vissuto a Lonigo - ha violato la legge, perché quelle immagini intime non avrebbe dovuto divulgarle in alcuna maniera. A. C. avrà ora la possibilità di farsi interrogare, e promette battaglia, assicurando di non avere pubblicato assolutamente nulla, ma di avere conservato quegli scatti in un vecchio smartphone che non possiede più da tempo. Se così fosse, chi avrebbe fatto recapitare al sito internet una mezza dozzina di scatti con la ragazza senza vestiti?

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