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La giunta è senza donne Nessuna risposta al bando

Sindaco, vicesindaco e assessore sono tutti uomini.   ARCHIVIO
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Ad Agugliaro c’è un problema di quote rosa nella giunta guidata da Massimo Borghettini: sindaco, vicesindaco e assessore, sono tutti maschi. Un’anomalia? Un punto divenuto oggetto di dibattito in Consiglio comunale. Nel paese di millequattrocento anime dell’area berica, non ci sono donne e l’unica eletta tra le file della maggioranza, Luciana Campesato, «non può assumere la carica per motivi di lavoro e ce l’ha comunicato subito dopo le elezioni» dichiara il primo cittadino. La giunta insediatasi lo scorso maggio non rispetta l’equilibrio di genere previsto dalla legge e l’opposizione guidata da Roberto Andriolo incalza in Consiglio comunale e chiede che le norme vengano rispettate: «Tutti i Comuni devono garantire le quote rosa e le norme a protezione della presenza delle donne negli enti locali vanno rispettate. La presenza di entrambi i generi negli organi di governo è un valore ed è garanzia di buona amministrazione». «Durante l’ultimo Consiglio comunale siamo stati ripresi dalla minoranza su questo», ha dichiarato il primo cittadino Borghetto. L’opposizione ha chiesto che venga fatto il possibile per trovare una donna che sieda sulla poltrona di assessore, così l’amministrazione comunale ha accolto favorevolmente la proposta e il sindaco ha emesso un avviso pubblico per sopperire all’assenza di quote rosa in giunta, ma al provvedimento adottato non ha risposto nessuno e il bando è andato deserto. «Non c’è stata alcuna richiesta da parte delle mie concittadine e stiamo valutando come muoverci. Intanto - prosegue il sindaco - faremo una presa d’atto di quanto accaduto perché abbiamo provato questa via, ma siamo impossibilitati perché non abbiamo la disponibilità delle persone e non abbiamo neanche una popolazione tale da avere una platea di persone eventualmente disponibili». La mancanza di risposte è legata a disaffezione politica, poco interesse da parte delle donne o a cos’altro? «Diciamo che è un po’ una sommatoria di vari fattori - afferma Borghettini -, in parte certificata dalle ultime amministrative con il calo di candidati e la presenza di tante liste uniche, indice di disaffezione e poi un altro aspetto è legato all’impegno che bisogna profondere. Essere assessore anche in un piccolo paese comporta tanti impegni». Una vicenda che non sembra essere ancora destinata a una soluzione. In attesa di conoscerne gli sviluppi, un avviso andato deserto può giustificare una giunta tutta al maschile? Entrerà una donna in giunta? E nel caso in cui si attingesse a figure esterne al comune, non verrebbe meno il rapporto fiduciario con gli elettori? Il sindaco ci tiene a sottolineare che «per forza di cose oggi abbiamo una giunta tutta al maschile. Ciò non toglie che l’amministrazione ed io personalmente siamo sensibili alle tematiche dell’universo femminile». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ilenia Litturi

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