Non si può piangere un figlio se non si ha la certezza di averlo perduto. Non si può. I genitori di Nicolò Zavatta non lo fanno ancora perché c'è ancora speranza, perché non vogliono cedere alla disperazione.
Non si può piangere un figlio se non si ha la certezza di averlo perduto. Non si può. I genitori di Nicolò Zavatta non lo fanno ancora perché c'è ancora speranza, perché non vogliono cedere alla disperazione.
Solo 1€ per accedere senza limiti a tutti i contenuti del sito
Hai già un abbonamento? Accedi
Per completare la registrazione devi attivare il tuo utente. Un messaggio di posta elettronica con le istruzioni per l'attivazione è appena stato inviato all'indirizzo email che hai indicato nel modulo di registrazione.
Controlla cortesemente la tua posta elettronica. Se non riesci a trovare l'e-mail che ti abbiamo inviato prova a cercare nelle caselle di "posta indesiderata" o di "spam".
Attenzione: la procedura di attivazione deve essere completata entro giorni: trascorso questo termine la registrazione sarà annullata e dovrà essere ripetuta.
Il Giornale di Vicenza è su Whatsapp. Clicca qui per iscriverti al nostro canale e rimanere aggiornato in tempo reale.