ZOVENCEDO. Un’ottantina di persone sospettate, ma nessun indagato. Decine di piste battute che hanno condotto ogni volta a un vicolo cieco. L’assassino di Mauro Pretto, il boscaiolo quarantasettenne ucciso due anni fa in contra’ Gazzo a Zovencendo con una fucilata, è ancora libero. L’indagine condotta dai carabinieri del nucleo investigativo e coordinata dal pubblico ministero Maria Elena Pinna, però, non si ferma. Nonostante le difficoltà, l’omicidio dei Berici non diventa un cold case. Il corpo senza vita di Pretto, 47 anni, così innamorato della natura da scegliere di andare a vivere in mezzo al bosco, è stato scoperto la mattina del 13 maggio del 2017 all’ingresso del casolare dove abitava. L’assassino gli aveva sparato nel corso della notte precedente da 7-8 metri di distanza.