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«Ho creato la superficie intelligente»

Un’altra dimostrazione: toccando il cofano si accendono i fari
Un’altra dimostrazione: toccando il cofano si accendono i fari
Un’altra dimostrazione: toccando il cofano si accendono i fari
Un’altra dimostrazione: toccando il cofano si accendono i fari

Un giovane ricercatore leoniceno sta sorprendendo il mondo della tecnologia informatica con la sua ultima scoperta, un’applicazione elettronica in grado di trasformare qualsiasi tipo di superficie in un’interfaccia intelligente. Il nuovo prodotto si chiama HyperSurfaces e il suo creatore è Bruno Zamborlin, 35 anni, nato e cresciuto a Lonigo, diplomato al liceo Masotto di Noventa e da una decina d’anni residente a Londra dove è amministratore delegato di un team scientifico all’avanguardia nel mondo dell’intelligenza artificiale. Prima di trasferirsi in Inghilterra Zamborlin si è laureato in informatica a Bologna e ha proseguito la sua formazione completando un dottorato in Intelligenza Artificiale tra L’Ircam di Parigi e l’università Goldsmith di Londra. Il primo dispositivo lanciato dalla sua company è stato Mogees, un sensore per ricavare dei suoni musicali dalle vibrazioni acustiche prodotte dagli oggetti. HyperSurfaces è un ulteriore sviluppo di questo processo? Abbiamo ottenuto dei cospicui finanziamenti per avviare una startup che andasse oltre le applicazioni legate alla musica e fosse in grado di convertire ogni tipo di superficie in pannello di comando adatto ai più svariati tipi di utilizzo. Dopo quasi due anni di studio, presentiamo ora questo nuovo prodotto, che siamo convinti possa segnare un importante passo in avanti nelle applicazioni di intelligenza artificiale. Ci può dire come funziona il nuovo dispositivo? Si tratta di un microchip che trasforma la superficie alla quale è applicato in pannello di comando. Le operazioni che siamo soliti avviare con bottoni, pulsanti o telecomandi si possono ottenere semplicemente sfiorando un tavolo, un muro, un pavimento, la portiera o il cruscotto di un’automobile. Con quali risultati pratici? Installando HyperSurfaces si può dire addio a cavi e a connessioni varie: basta un tocco del dito su una superficie per accendere e spegnere le luci di casa o per avviare il termostato, per azionare i fari o abbassare i finestrini della macchina, per attivare il computer, per cambiare il canale tv; e la cadenza del vostro passo verrà riconosciuta, mentre quella di una persona non autorizzata farà scattare il segnale di allarme. Si tratta insomma di un salto in avanti nel campo dell’interazione tra l’uomo e gli oggetti di uso comune. L’intelligenza artificiale trova attualmente applicazione in molti campi, dalle previsioni finanziarie alla medicina, alla biotecnologia. HyperSurfaces è un portale innovativo che collega l’utente agli oggetti tecnologici e fa da tramite “smart” tra il mondo fisico a quello digitale. Sono tantissimi i settori nei quali può essere utilizzato, dall’elettronica di consumo, alla telecomunicazione, dalla vendita al dettaglio, allo svago, al divertimento. Insomma c’è l’imbarazzo della scelta senza ombra di dubbio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lino Zonin

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