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Gli anziani ci riportano ai tempi della “Lissia”

Una rievocazione del bucato fatto a  mano come in passato
Una rievocazione del bucato fatto a mano come in passato
Una rievocazione del bucato fatto a  mano come in passato
Una rievocazione del bucato fatto a mano come in passato

Ritorna la “Lissia”, il grande bucato, come si chiamava un tempo quando ancora non c’era la lavatrice e tutto si faceva a mano solo poche volte all’anno. Oggi alle 16 all’antica fontana di via Fozze a Castegnero, a cura dell’Università degli adulti di Longare, ci sarà la rievocazione storica La Lissia: quattro ciacole con le comari alla fontana. È la messa in scena di una ricerca fatta dall’università degli adulti e anziani, sostenuta dal Comune di Longare in collaborazione con le amministrazioni di Arcugnano, Castegnero, Montegalda, Montegaldella e Nanto. «Nel corso dell’anno accademico – spiega la coordinatrice dell’università Raffaella Castagna – abbiamo affrontato lo studio delle acque del territorio, approfondendo in la conoscenza dei lavatoi di Costozza, Lumignano, Castegnero e Fimon. Dalle ricerche è emersa evidente la funzione sociale svolta da queste fontane-lavatoi. Spazi di incontro soprattutto per le donne, che non avevano altri luoghi all’infuori della chiesa, in cui oltre che lavare i panni, conversavano, ciacolavano, cantavano, comunicavano tra loro scambiando confidenze, informazioni e notizie sul paese e i suoi abitanti, insomma era l’edicola dell’epoca.» La rappresentazione diretta da Angela Peretti, con i corsisti dell’università come figuranti e la musica d’epoca del maestro Stefano Trivellin, racconterà e illustrerà tutte le varie fasi dell’epica della lissia. «Per l’occasione – spiega la regista – siamo riusciti a recuperare nelle famiglie i vari materiali usati una volta come la caldera, i mastelli, le carriole, le corde, fino alle ruvide e grezze lenzuola di canapa di un tempo. Dopo la lissia, la rievocazione si concluderà nell’aia della vicina villa Maffei Costalunga con l’incontro delle massaie con gli uomini che ritornano dai campi, che nell’aia della cantina vinicola simile a un museo della civiltà contadina con la mostra degli attrezzi di lavoro, daranno vita a un antico filò». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Albano Mazzaretto

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